In Evidenza Benjamin NetanyahuDonald TrumpGoverno Meloni
ESTERIArrestiDonald TrumpFotoInchiesteIntelligenza artificialeNew YorkStormy DanielsUSA

Trump in manette portato via dalla polizia: le immagini sono virali. Ma il prodotto (quasi perfetto) dell’intelligenza artificiale – Le foto

Il fondatore del sito web Bellingcat, Eliot Higgins, ha diffuso su Twitter 50 fotografie costruite con il generatore di immagini AI Midjourney. Che l'ha presa tutt'altro che bene...

Immagina, puoi. È questa la filosofia alla base degli scatti costruiti con l’intelligenza artificiale da Eliot Higgins, il fondatore del sito web Bellingcat, e che immortalano il (presunto) arresto di Donald Trump. In questi giorni, infatti, sui social stanno diventando virali le circa 50 immagini ritraenti la fuga di The Donald tra i corridoi del McDonald’s, o la partita di basket tra il Tycoon e alcuni carcerati e, pure, la scelta della divisa (arancione) per il soggiorno in prigione. Spoiler: nessuna di queste fotografie è vera. Sono ideate invece con il generatore di immagini AI Midjourney. Che però non l’ha presa bene: la piattaforma ha deciso infatti di bandire Higgins dal proprio programma insieme alla parola “arresto”. Il 44 enne statunitense ha dichiarato a BuzzFeed di aver «giocato coi vari suggerimenti per vedere fino a dove può arrivare» l’Ai. Quindi, ha spiegato di aver spinto Midjourne a immaginare cosa succederebbe se Trump venisse arrestato dalla polizia per le strade di New York. «Dopo averlo ritratto in arresto, ho deciso – spiega Higgins – di completare la storia di Trump in prigione e di farlo evadere». La fuga dell’ex presidente, stando alle parole del fondatore di Bellingcat – «includeva un passaggio tra i corridoi di un McDonald’s prima di tentare la fuga». Nonostante siano false, non è detto che le immagini non siano un’anticipazione – più o meno realistica – di quanto potrebbe accadere nei prossimi giorni: il gran giurì di Manhattan, infatti, sta indagando sul ruolo di Donald Trump nel pagamento in nero della pornostar Stormy Daniels per comprarne il silenzio. Lo scorso sabato, Trump aveva annunciato che il D-day sarebbe stato arrestato martedì, invitando i suoi sostenitori a protestare e «riprendersi la nazione». La sua ipotesi non si è (ancora) avverata, ma diversi media confermano che l’incriminazione di Trump è uno scenario più che plausibile.

Leggi anche:

Articoli di ESTERI più letti