Jerry Calà, la prima apparizione in tv dopo l’infarto: «In sala operatoria mi chiamavano “Libidine”»
Dopo giorni di paura, l’attore e regista Jerry Calà torna a stare meglio: è andato a buon fine l’intervento a cui si è sottoposto in seguito all’infarto che lo aveva colpito nella notte tra lo scorso venerdì e lo scorso sabato. L’attore 71enne si trovava a Napoli, dove è stato ricoverato e operato, per girare il suo ultimo film: Hanno rapito Jerry Calà: il riscatto è un problema. Oggi, 23 marzo, in collegamento telefonico con La vita in diretta, Calà ripercorre quanto accaduto: «È stata una serata che certamente non dimenticherò mai, per tutta la vita», dichiara. Il conduttore Alberto Matano aveva esordito affettuosamente, citando un retroscena: «Adesso ti serve un po’ di riposo in più, però la tua ironia è sempre proverbiale, anche di fronte a quello che è successo. Tutti mi dicono che anche in clinica hai fatto morire dal ridere». «Erano tutti miei fan in sala operatoria, quindi mi chiedevano ‘Ti offendi se ti chiamiamo libidine?’. E loro si ammazzavano dal ridere», risponde Calà, facendo riferimento al suo celebre tormentone. Per poi aggiungere: «Senza nulla togliere alla precisione con cui mi hanno salvato la vita». Ci tiene infatti a sottolineare che «se i danni sono stati molto contenuti» è stato merito «dell’equipe fantastica napoletana» che gli «ha salvato la vita». Per questo, promette, «non dimenticherò mai Napoli, dove ho scelto di ambientare il mio film. Città che anche Mara Venier ama molto, poi ne riparleremo più avanti. Verrò a trovarti». Per adesso, però, «devo fare un po’ di vita da pensionato vero», conclude.
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