Brioche, biscotti e baci di dama a base di farina di grillo: «È un’innovazione ma gli animalisti sono contrari»
Brioche, biscotti e baci di dama preparati con farina di grillo. E i clienti apprezzano. Mentre il governo prepara una regolamentazione del settore con scaffali appositi ed etichette dedicate, c’è chi prova a sperimentare. È il caso di Michele Taddio, titolare del Palapa di via Tenni, zona Baragalla a Reggio Emilia. Il Resto del Carlino racconta che Taddio ha lanciato sul mercato una serie di prodotti. E la sua clientela ha preso la novità «con tantissima curiosità, e considerando che sinora l’ho veicolata solo sui social e col passaparola, immagino che questa curiosità aumenterà. Anche perché nei video mostro anche il processo di produzione. Di sicuro in tanti hanno provato ad assaggiarle». Le reazioni sono state variegate: «A molti piace, e la riprendono, altri preferiscono quelle classiche, poi c’è chi non le prende perché sta dalla parte degli animalisti che non vorrebbero fossero usati gli insetti per queste preparazioni, ci sta». Secondo lui il sapore «ricorda quello delle brioche integrale e mi dicono che lo trovano gradevole. La nota caratteristica è che possiede un alto valore proteico». E il prezzo? «Le vendo a 2 euro l’una, quindi giusto 50 centesimi in più rispetto a quelle classiche. Considerando che la farina di grillo costa 13,50 euro all’etto, e, mi creda, con 100 grammi non se ne fa poi questa gran quantità di paste, penso sia un prezzo alla portata di tutti quelli che vogliono provarla». Infine, Taddio spiega perché ha deciso di sperimentare la farina di grillo: «Mi piace da sempre essere un innovatore, uscire dalle routine abituali e portare tutte le novità possibili nella mia attività. Fondamentalmente per questo».
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