Il grande ritorno di Renato Brunetta: sarà presidente del Cnel (ma senza stipendio)
Si prepara un grande ritorno nella politica italiana. È quello di Renato Brunetta, che aveva dato addio alla politica con un annuncio durante il meeting di Cernobbio. Dopo aver fatto anche sapere che non si sarebbe candidato alle elezioni del 25 settembre. Ma il consiglio dei ministri in programma martedì prossimo è pronto a nominarlo presidente del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro. Anche se, fa sapere Repubblica, Brunetta sarà un presidente senza stipendio. E non potrà nemmeno insediarsi subito. Perché la norma (la legge 936 del 1986, che ebbe come relatore l’attuale presidente Mattarella) prevede che il presidente debba aspettare l’insediamento dei nuovi consiglieri. E l’iter di nomina dei consiglieri può durare fino a un paio di mesi. Attualmente i consiglieri del Cnel sono 64. Ci sono 10 esperti (8 nominati dal presidente della Repubblica e 2 proposti dal presidente del Consiglio), 48 in rappresentanza delle categorie produttive (22 dei lavoratori dipendenti, 3 dei dirigenti e quadri pubblici e privati, 9 dei lavoratori autonomi e delle professioni, 17 delle imprese) e infine 6 rappresentanti delle associazioni di promozione sociale e delle organizzazioni di volontariato. In attesa della nomina dei consiglieri l’attuale presidente Tiziano Treu rimarrà in carica. Brunetta sarà presidente gratis perché pensionato e quindi incompatibile.
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