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Perquisite le sedi di 5 banche francesi, l’inchiesta sulla maxi «rapina fiscale» che fa tremare Société générale, BNP Paribas, Exane, Natixis e HSBC

La procura nazionale finanziaria francese sospetta che le banche hanno permesso ai loro clienti stranieri di non pagare le tasse sui dividenti per una cifra che supererebbe i 140 miliardi di euro

Sono scattate le perquisizioni negli uffici di cinque banche francesi a Parigi e nel sobborgo finanziario La Défense, dopo che l procura nazionale finanziaria ha confermato di indagare per sospetta frode fiscale, come anticipato dal quotidiano Le Monde. Le perquisizioni di oggi 28 marzo arrivano dopo l’apertura di cinque fascicoli di indagine aperti tra il 16 e il 17 settembre 2017 per riciclaggio aggravato di frode fiscale aggravata. La procura ha chiarito che si tratta di una «frode CumCum», una truffa che riguarda i dividendi. Secondo Le Monde, nel mirino ci sono Société générale, BNP Paribas, Exane (filiale di BNP), Natixis e HSBC. All’indagine stanno collaborando ai magistrati francesi anche quelli tedeschi di Colonia. Nel 2018 Le Monde assieme ad altri quotidiani aveva fatto emergere il caso «CumExFiles» relativo a una truffa valutata inizialmente in 55 miliardi di euro. Cifra poi rivista con un importante rialzo e salita a 140 miliardi nel corso di 20 anni. La frode avrebbe permesso alle banche di sfuggire alla tassa sui dividendi per i titolari esteri di azioni di aziende francese quotate in borsa. Le Monde parla di una vera e propria «rapina fiscale» che si è sviluppata grazie a una zona grigia tra le leggi francesi.

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