L’eredità di Gianni Minà, l’archivio con migliaia di foto e video da trasferire in digitale: «Un regalo per i giovani»
Migliaia di foto, di incontri, di personaggi, quelli incredibili che hanno costellato la carriera del giornalista. E poi i video, con almeno 100 ore di girato inedito. È solo una parte dell’eredità materiale e culturale a cui Gianni Minà, scomparso il 27 marzo a 84 anni, stava lavorando per valorizzarla e renderla il più possibile fruibile. «Voleva tutelare il suo immenso archivio video e audio, aveva oltre 100 ore di materiale inedito e il suo sogno era di trasferire tutto in digitale per renderlo accessibile, soprattutto ai giovani», dice all’Ansa Andrea Conforti, vicepresidente della Fondazione Gianni Minà nata lo scorso gennaio. Sul sito e sui social questo lavoro era già iniziato, ma l’archivio è ben più corposo e c’è bisogno di tempo, e risorse, per digitalizzarlo. «Andremo avanti nel suo nome», sottolinea Conforti, «alla fine di maggio uscirà postumo il suo ultimo libro, Fame di storia, e insieme ci sarà una mostra fotografica su tutta quella che è stata la sua vita professionale. Si partirà da Napoli, la città che era nel suo grande cuore buono». Speciale infatti, era il rapporto tra Minà e Maradona, in virtù del quale riuscì a collezionare numerose interviste con il diez argentino. Nei prossimi giorni si svolgeranno i funerali, in forma privata, per la famiglia del giornalista, mentre la camera ardente sarà aperta nella sala della Protomoteca in Campidoglio mercoledì 29 marzo dalle 10 alle 19.
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