Strage di Nashville, la studentessa killer aveva comprato legalmente 7 fucili. I genitori: «Prendeva farmaci»
Elizabeth Audrey Hale, l’ex studentessa che ha ucciso almeno sei persone nella scuola di Nashville, tra cui tre bambini e tre adulti, aveva comprato legalmente sette armi nel corso degli ultimi anni. E tre di queste le ha usate nella strage di ieri, 27 marzo. È quanto riferisce la polizia che sta continuando le indagini su quanto accaduto. Non si conosce ancora il movente, ma i genitori della killer 28enne hanno riferito che era Audrey era sotto cura dei medici per disturbi emotivi e non sapevano che avesse un’arma. «Non ci sono prove» inoltre che la donna avesse puntato in modo specifico a qualcuna delle sei vittime. Ma quello di Hale alla Covennat School è stato un attacco premeditato. La 28enne sapeva come muoversi una volta giunta sul posto e lo ha fatto disegnando piantine della proprietà su cui sorge l’istituto scolastico. Mappe dettagliate, accompagnate da un diario in cui scriveva passo passo come si sarebbe comportata. La madre della ragazza, Norma Hale, è un’attivista contro la vendita di armi e più volte ha diffuso petizioni per tenere le armi lontane dalle scuole. Intanto, sulle armi si riaccende la polemica politica. Con Joe Biden che ha chiesto di nuovo il divieto delle armi più utilizzate nelle sparatorie, quelle d’assalto, come il fucile usato da Audrey.
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