La storia di Gaia, dalla distrofia muscolare che non le impedisce di cantare al sogno di un duetto con Ultimo
Gaia Mura ha 14 anni e abita ad Oristano. Due volte l’anno va in cura a Bologna. Perché soffre di distrofia muscolare congenita di Ullrich. Si tratta di una malattia che coinvolge il muscolo scheletrico e l’apparato respiratorio. Per questo nei suoi polmoni c’è il 12% di aria in meno rispetto a quella di una persona sana della stessa età. E ha bisogno della ventilazione meccanica assistita. Gaia si racconta oggi in un’intervista con il Corriere della Sera. E nel colloquio con Micaela Romagnoli dice che ha un sogno nel cassetto: quello di partecipare a The Voice. Magari in duetto con Ultimo. «Le cure procedono bene. A Bologna faccio i controlli e la amo perché qui c’è il mio medico, il dottor Marcello Villanova, che mi segue da sempre. Domenica tornerò in Sardegna, che adoro perché c’è il mare, la famiglia e tutti i miei amici», esordisce. Dice poi che ha imparato a cantare da sola. E che la musica le piace tutta, ma in particolare ammira Ultimo e adora cantare le canzoni di Adele. Da grande vuole iscriversi all’università. Oggi vuole «partecipare a The Voice. È da un paio d’anni che ci penso. I giudici di The Voice ascoltano chi canta senza guardare. Penso che lì potrei capire davvero se agli altri piaccio per la mia voce e non per la persona che sono». Mentre per la sua patologia «Ci sono momenti no, certo. Ma anche momenti belli. Quindi ci convivo e basta». Dice che a scuola «fortunatamente ne ho molti di buoni amici. Anche nella nuova classe di quest’anno alle superiori siamo uniti». A scuola le capita di cantare: «Mi chiedono anche di farlo durante le assemblee». Ma lo fa anche per la sua famiglia: «Mi fa stare bene perché sento di renderli orgogliosi di me».
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