Sangiuliano allo scontro con Ultima Generazione: «Sono vandali: presto una legge per far pagare loro i danni»
Anche il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano si unisce a chi condanna le azioni di Ultima Generazione. «Chi imbratta, rovina, deturpa, deve pagare anche i danni», ha dichiarato dopo l’ultimo blitz degli attivisti che ieri 1 aprile hanno riempito la fontana della Barcaccia di Roma con del liquido nero, per protesta contro le attuali politiche ambientali. «Direi che ora basta. E basta anche con gli ammiccamenti», commenta. Per poi annunciare che da lunedì il ministero si costituirà parte civile nei procedimenti penali che scaturiranno dagli ultimi fatti accaduti. «La protesta alla Barcaccia è la goccia che fa traboccare il vaso. È ora di dire basta: siamo davanti ad una sistematica azione di vandalismo del nostro patrimonio artistico e culturale che non c’entra assolutamente nulla con la tutela dell’ambiente», si indigna il ministro. «Chi danneggia i nostri beni culturali non può passarla liscia e va punito severamente». Per questo si è messo al lavoro per «una norma che faccia pagare ai responsabili di questi danni gli interventi necessari per il ripristino dei luoghi». E fa sapere di aver già avuto un colloquio con il collega della Giustizia, Carlo Nordio. Tra i piani c’è l’ipotesi di una sanzione amministrativa. «Chi compie queste azioni – spiega Sangiuliano – in aggiunta alle norme penali che potranno essere inasprite, deve pagare di tasca propria».
Alla ricerca dei (presunti) danni
Per il ministro non si tratta di difensore dell’ambiente, ma solo di «vandali». Sangiuliano si unisce così al coro dei tanti politici che in queste settimane hanno tacciato di vandalismo i giovani attivisti. Che dal canto loro, ci tengono a ribadire ad ogni azione che ogni vernice che utilizzano è lavabile e che anche i liquidi delle fontane non dovrebbero danneggiare nulla. Ma alla politica non sembra piacere le modalità di protesta di Ultima Generazione. A partire dal sindaco di Firenze Dario Nardella che li ha placcati di persona durante l‘imbrattamento di Palazzo Vecchio, fino a Carlo Calenda, Matteo Renzi e il sottosegretario alla Cultura e critico d’arte Vittorio Sgarbi. Che è arrivato a parlare anche di Tso. «Nella nozione di ambiente – dice Sangiuliano – non rientrano solo gli elementi naturali ma anche le opere d’arte realizzate dagli esseri umani in secoli di storia». Da qui la richiesta di una commissione di esperti per fare uno studio approfondito sugli effetti e i presunti danni dell’azione degli ambientalisti sul monumento di piazza di Spagna.
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