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Papa Francesco già tornato a celebrare dopo il ricovero, la voce affannata all’omelia per le Palme. Con lui anche padre Georg – Il video

02 Aprile 2023 - 11:36 Redazione
«Anche io ho bisogno che Gesù mi carezzi, si avvicini a me, e per questo vado a trovarlo negli abbandonati, nei soli», ha affermato il Papa nell'omelia

Non sono passati nemmeno due giorni da quando Papa Francesco ha lasciato l’ospedale “Gemelli” di Roma, dove era arrivato mercoledì 29 marzo a causa di alcuni problemi cardiorespiratori. Ma il Pontefice, ancora convalescente, ha già iniziato a presiedere – come previsto –  tutti i riti della Settimana Santa pasquale. A cominciare dalla messa della domenica delle Palme, che si sta svolgendo in Piazza San Pietro alla presenza di una vasta folla di fedeli: la gendarmeria vaticana stima circa 30mila persone. Bergoglio, sembra avere la voce debole e lievemente affannata, ma ha raggiunto la sua sedia a piedi con l’aiuto del bastone, con passo lento, senza sedia a rotelle. É affiancato all’altare dal cardinale argentino, Leonardo Sandri, sottodecano del Collegio cardinalizio. Alla messa, tra i concelebranti, appare anche monsignor Georg Gaenswein: il segretario di Benedetto XVI, che per la prima volta dai funerali di Ratzinger prende parte a una celebrazione pubblica in Vaticano. Tra i concelebranti della messa delle Palme presieduta dal Papa c’è anche il cardinale Angelo Becciu.

L’omelia

«Anche io ho bisogno che Gesù mi carezzi, si avvicini a me, e per questo vado a trovarlo negli abbandonati, nei soli», ha affermato il Papa nell’omelia. E proprio per gli ultimi, che definisce «’Cristi’ abbandonati», ricorda che «Gesù abbandonato ci chiede di avere occhi e cuore». «Ci sono popoli interi sfruttati e lasciati a sé stessi – ha proseguito Bergoglio -. Ci sono poveri che vivono agli incroci delle nostre strade e di cui non abbiamo il coraggio di incrociare lo sguardo. Migranti che non sono più volti ma numeri. Detenuti rifiutati, persone catalogate come problemi. Ma ci sono anche tanti cristi abbandonati invisibili, nascosti, che vengono scartati coi guanti bianchi: bambini non nati, anziani lasciati soli, che può essere tuo papà tua mamma il nonno e la nonna abbandonati nei geriatrici; ammalati non visitati, disabili ignorati, giovani che sentono un grande vuoto dentro senza che alcuno ascolti davvero il loro grido di dolore e non trovano un’altra strada che il suicidio».

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