Treviso, il giudice abbandona l’aula nel bel mezzo del processo: corre in ospedale dalla moglie che sta partorendo
Fuori programma al tribunale di Treviso, dove il giudice ha abbandonato frettolosamente la postazione dopo aver ricevuto un messaggio che lo avvisava che sua moglie era sul punto di partorire la loro secondogenita. L’avvenimento che ha lasciato tutti a bocca aperta è avvenuto ieri, 4 aprile, come riporta il Corriere del Veneto. Mentre si stava trattando, al cospetto dei tre giudici del collegio, un caso importante e sensibile: una donna di 35 anni era stata denunciata dal marito (i due poi si erano riappacificati) per avere picchiato i due figli, un ragazzo di 14 anni e una bambina che al tempo dei fatti, nel 2020, ne aveva 7. L’uomo era proprio intento a raccontare i messaggi in cui il ragazzino chiedeva aiuto, quando il giudice Alberto Fraccalvieri ha mostrato il telefono al presidente Umberto Donà, per poi correre via. «Scusate ma il collega deve andare via perché è arrivata un’ottima notizia: sta per diventare papà per la seconda volta», lo ha giustificato Donà. Il collega ha raggiunto l’ospedale in tempo per assistere al parto, avvenuto dopo una mezz’ora. Tutti i processi in programma, nel frattempo, sono stati rinviati. Incluso il molto atteso caso di don Federico De Bianchi, il sacerdote 47enne, ex parroco di Santa Giustina e Val Lapisina, accusato di violenza sessuale nei confronti di quattro giovani affetti da patologie psichiatriche, che all’epoca dei fatti (tra il 2009 e il 2010) avevano tra i 18 e i 26 anni.
Foto copertina: Corriere del Veneto
Leggi anche:
- Roma, prima si offrono di aiutarlo, poi occupano la sua casa e lo maltrattano: arrestati
- Perugia, maltrattamenti e offese in classe ai bambini dell’asilo nido: indagata la titolare
- Ventimiglia, il bimbo ferito è stato dimesso dall’ospedale. La madre: «Nessuno ha detto la verità su cosa gli è successo, ma presto la dirà lui»
- Burgos (Sassari), bimba nata prematura muore dopo 6 giorni: indagati la madre e i familiari
- Cucinava per sé e mangiava davanti ai 4 figli digiuni, condannato un padre a Mantova: «Nascondeva la spesa in auto»