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Berlusconi al San Raffaele, il fratello Paolo e l’amico Confalonieri: «Siamo più sollevati: sta meglio di ieri» – Il video

06 Aprile 2023 - 17:45 Redazione
Il leader di Forza Italia è ricoverato da ieri, mercoledì 5 aprile, per la cura di un'infezione polmonare che si inquadra nel contesto di una leucemia mielomonocitica cronica. Da quanto si apprende, l'ex premier starebbe reagendo in modo positivo alla terapia antibiotica

«Siamo più sollevati, c’è un miglioramento». A dirlo è Paolo Berlusconi, fratello del leader di Forza Italia Silvio, parlando con i cronisti all’uscita dell’ospedale San Raffaele di Milano dove ha fatto visita all’ex premier ricoverato da ieri mercoledì 5 aprile per «la cura di un’infezione polmonare che si inquadra nel contesto di una condizione ematologica cronica di cui è portatore da tempo: leucemia mielomonocitica cronica», si legge nel primo bollettino medico firmato dai professori Alberto Zangrillo e Fabio Ciceri. Dopo una prima visita in mattinata, il fratello Paolo e i figli Marina e Pier Silvio sono tornati per la seconda volta nella struttura milanese. «Abbiamo la consapevolezza che è curato nel migliore dei modi – ha aggiunto Paolo Berlusconi – e quindi siamo fiduciosi, poi c’è il bollettino medico che è stato emesso e spiega tutta la situazione quindi siamo fiduciosi». E poi ancora: «Siamo veramente consapevoli che è curato nel migliore dei modi, questo ci dà la garanzia che è trattato molto bene e siamo fiduciosi che anche questa volta mio fratello ne uscirà più forte di prima», ha concluso. Intanto, i figli di Silvio Berlusconi si stanno alternando in ospedale: Pier Silvio, è uscito dal San Raffaele dicendo «è un leone», riferendosi al padre. Anche il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, – che in mattinata ha fatto visita al Cav. – ha detto ai cronisti di aver visto l’ex premier «molto meglio di ieri». Uscendo dalla struttura ospedaliera del capoluogo lombardo, Confalonieri ha inoltre fatto sapere che «c’è preoccupazione», ma allo stesso di essere «ottimisti». Ieri è stata una delle giornate più lunghe per Berlusconi, 86 anni, costretto al ricovero in terapia intensiva cardiochirurgica, dopo aver avuto un malore nella sua residenza ad Arcore. Secondo quanto riferito da fonti interne alla struttura sanitaria, la scelta sulla terapia intensiva è stata precauzionale, per consentire il ricovero in un ambiente più protetto, anche considerata l’età e le patologie pregresse del paziente.

Fonti vicine all’ex premier: «Berlusconi reagisce bene alla terapia»

Secondo alcune fonte vicini all’ex premier citate da Ansa, le condizioni di Silvio Berlusconi «registrano oggi un incoraggiante miglioramento rispetto a ieri. Sebbene la situazione imponga la massima prudenza, l’ex premier starebbe reagendo in modo positivo alla terapia antibiotica decisa per curare la polmonite insorta negli scorsi giorni». La forma di leucemia cronica da cui è affetto «da tempo» – come conferma il primo bollettino medico firmato da Zangrillo – «non sarebbe rara per soggetti della sua età e viene normalmente trattata con terapie poco invasive, consentendo una qualità della vita pressoché normale», riferiscono le stesse fonti all’agenzia stampa

Barelli: «Con il presidente una telefonata di lavoro altro che commiato»

«Una telefonata di lavoro altro che commiato», così il capogruppo di Forza Italia Paolo Barelli poche ore fa sulla conversazione avuta questa mattina con il Silvio Berlusconi. «Nella telefonata di stamattina era lui, più che lucido. Il presidente Berlusconi si è preoccupato dei lavori parlamentari, è entrato nei dettagli dei lavori d’Aula, ha parlato dei rapporti con il governo, da persona attenta. Mi ha chiesto dell’attività del gruppo e ci ha ribadito, queste le sue parole, che “tutti noi di Forza Italia lavoriamo per il Paese”». Secondo la nota ufficiale fissa dal partito l’ex cavaliere poche ore fa ha parlato anche con il coordinatore nazionale Antonio Tajani, con il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri e altri vertici. «Ha rivolto un affettuoso saluto e ha raccomandato il massimo impegno in parlamento, al governo e in Forza Italia perché “Il Paese ha bisogno di noi!”», si legge. E ancora: «Tutti gli hanno assicurato che non mancheranno di essere più attenti, ligi e presenti nel seguire le sue indicazioni, in attesa che si ristabilisca presto e torni a essere il combattente di sempre». La telefonata raccontata dal capogruppo Barelli sembra essere stata più che positiva: «Una chiamata che mi ha dato sollievo. Ovviamente non gli ho fatto la radiografia. Ma mi risulta che stia reagendo alle terapie: sul resto non entro nel merito delle questioni sanitarie. Aspettiamo che lo facciano i medici».

Il vicepresidente del Senato Gasparri: «Commosso dalla sua chiamata. Un segno di speranza»

A confermare quanto raccontato da Barelli anche il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri: «La telefonata di Berlusconi è un segno di speranza», ha detto ai giornalisti a margine degli auguri di Pasqua a palazzo Madama. «Il solo fatto che abbia pensato di dover comunicare dà lo spirito del personaggio e a me commuove. Ci ha chiesto di andare avanti, era positivo, ha chiamato anche altri, ci ha detto di agire, di stare sul pezzo». Poi prosegue: «Ieri sera ci siamo tutti addormentati preoccupati, oggi ci ha chiamati, quindi i presidente c’è, il resto è in mano al San Raffaele, ai medici, perché immagino che la vicenda sia impegnativa. Ha fatto una telefonata di pochi secondi, è sfuggito al controllo medico e ci ha chiamati».

I saluti di Salvini. Zaia: «Figura straordinaria della nostra vita politica, merita rispetto»

A parlare del capo di Forza Italia poche ore fa anche il leader della Lega Matteo Salvini: «Un saluto all’amico Silvio che tornerà più in gamba di prima», ha detto il ministro dei trasporti durante l’inaugurazione nel Trevigiano del nuovo tratto della Pedemontana. Ad unirsi anche il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi che ora ragiona anche sul un nuovo asset di partito: «La gravità della malattia e la sua intensificazione, che non esclude la guarigione, fanno capire che Berlusconi deve occuparsi di se stesso, non può più fare il protagonista politico in prima fila. Quindi alle prossime elezioni politiche avremo una configurazione di Forza italia e dell’ambito centrista diversa dall’attuale», ha spiegato durante l’inaugurazione della mostra su Leonardo. «Lui potrà essere azionista di maggioranza e un grande vecchio», ha continuato, «Berlusconi rappresenta il punto di democrazia garantita degli ultimi trent’anni dopo il rischio di una dittatura, di cui anche Renzi si è reso conto nel corso degli anni, cioè l’azione della magistratura che ha condizionato la vita politica». E infine: «Rimarrà storico il fatto che abbia pagato per colpe che non aveva e che, per il fatto di essere stato oggetto di un’azione giudiziaria così prepotente, ha indicato la necessità di ridare alla giustizia la dignità di una funzione corretta. Tutte le vittime della giustizia hanno perso una parte della vita senza potersi difendere adeguatamente».

A fare il resoconto degli ultimi decenni di politica anche il presidente del Veneto Luca Zaia: «Siamo rattristati tutti quanti. In questi decenni noi abbiamo perduto una cosa che avevano gli esponenti politici che abbiamo criticato e condannato mille volte ma che però avevano una cosa che noi abbiamo perduto: il senso umano della lotta politica». L’esponente della Lega ha parlato di poi di una politica ridotta a «volgarità», ad aggressioni «anche personali, ad accapigliamenti». Poi gli auguri di pronta guarigione per Berlusconi: «Pensiamola come vogliamo ma è stata una figura straordinaria della vita politica del nostro Paese, con i suoi mille difetti ma anche con le sue qualità di combattente, e che abbia continuato a combattere fino a 86-87 anni è un’ulteriore conferma che è un uomo che si è battuto per le sue idee. Merita rispetto e solidarietà umana». Ad augurarsi un pronto ritorno in politica del leader di Forza Italia è il ministro della Giustizia Carlo Nordio: «Desidero esprimere al presidente Berlusconi i miei più affettuosi e sinceri auguri di pronta guarigione. Abbiamo bisogno della sua insostituibile funzione nella vita politica», ha detto.

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