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«Le lacrime della Madonna di Trevignano? Sangue di maiale», parte la denuncia contro la “veggente”

06 Aprile 2023 - 19:43 Redazione
Un investigatore privato accusa Gisella Cardia, custode della statua, di usare sangue animale per illudere migliaia di fedeli

Ci potrebbe essere del semplice sangue di maiale dietro il “miracolo” che ogni terza domenica del mese, da sette anni a questa parte, attira centinaia di curiosi a Trevignano Romano, sopra il lago di Bracciano. Oggi un investigatore privato ha presentato un esposto contro Gisella Cardia, la sedicente veggente che custodisce la statua della madonna che – una volta al mese – piange sangue. La donna, al secolo Maria Giuseppa Scarpulla, è una ex imprenditrice di 53 anni, che – spiega Il Messaggero – nel 2013 è stata condannata a due anni di reclusione per bancarotta fraudolenta. Dopo aver scontato la pena (poi sospesa), Scarpulla racconta di essersi messa in viaggio verso Medugorje, quando a un certo punto la statuetta della Vergine che portava con sé ha iniziato a lacrimare sangue. Da lì l’idea di posizionare una copia del manufatto su una collina sopra il lago di Bracciano, divenuta una sorta di meta di pellegrinaggio per devoti, No vax e sostenitori di «cure alternative» per il Covid. Scarpulla, infatti, sostiene di essere in diretto contatto con la Vergine e di aver ricevuto il compito di raccogliere messaggi per l’umanità.

L’indagine

L’esposto presentato oggi contro Scarpulla sarà trasmesso alla procura di Civitavecchia, che valuterà se aprire un’indagine. L’investigatore privato che si è fatto avanti contro la veggente sostiene di aver scoperto – in seguito ad alcune analisi – che le lacrime che scorrono dal volto della madonna di Trevignano una volta al mese non sarebbero altro che sangue di maiale. La diocesi di Civitacastellana ha istituito una commissione per effettuare «un’indagine previa, finalizzata ad approfondire l’eventuale fenomenologia dei fatti, che si verificano da qualche tempo a Trevignano Romano». Nel frattempo, il “miracolo” di Cardia – che ha anche dato vita a un’associazione insieme ad altri sedicenti veggenti – continua ad attirare centinaia di visitatori.

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