Gita scolastica a Praga, studente pestato per un bacio a Benedetta Porcaroli: condannati l’aggressore e il liceo
La compagna di classe bacia un altro e lui, invaghito della stessa ragazza, gli rompe il naso nel sonno. Un alunno del liceo paritario Visconti a Roma è stato condannato a 9 mesi di carcere per aver rotto il setto nasale al “rivale in amore” durante una gita scolastica a Praga 8 anni fa. Ma il giudice – scrive Il Messaggero – ha disposto che la pena resti sospesa per cinque anni, assecondando la richiesta fatta dai difensori. Protagonista della vicenda – suo malgrado – è l’attrice Benedetta Porcaroli, all’epoca dei fatti solo una studentessa. È lei, infatti, la campagna di classe del ragazzo, oggi 24enne, che ha colpito in pieno volto un altro liceale. Per tutta questa vicenda, anche l’istituto classico e linguistico in quanto responsabile civile – spiega il quotidiano romano – è stato condannato dal tribunale a pagare in solido il risarcimento danni da liquidare alla vittima. Mentre per l’allora preside della scuola, che era stato convocato come teste, il giudice ha disposto l’invio degli atti in Procura per verificare se ci sia stata una falsa testimonianza. Il docente ascoltato in aula ha raccontato infatti di non aver notato ferite sul volto dell’alunno picchiato. I fatti risalgono al 2015. La classe dell’attrice romana, protagonista della serie Netflix Baby, ma anche de La scuola cattolica e pure L’ombra del giorno con Riccardo Scamarcio, si trovava a Praga per la gita di fine anno. L’ultima sera prima del rientro in Italia i ragazzi erano in discoteca. Tra Benedetta Porcaroli, che all’epoca era solo una studentessa del liceo Visconti, e uno di loro scatta un bacio. Ma per l’altro giovane, infatuato della stessa ragazza, quel bacio sarebbe dovuto spettare a lui. Così, una volta tornati in hotel, quest’ultimo – preso dalla rabbia – entra nella stanza del rivale in amore e inizia a picchiarlo fino a rompergli il naso. Pestaggio, questo, che – secondo il Tribunale – non sarebbe avvenuto se i docenti in gita avessero controllato che gli alunni fossero tutti nelle loro stanze a dormire.
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