I 400 metri, l’urto con il silos, il crollo: così sono morti Fatima Borgouti e i suoi due fratellini a Bertinoro
Fatima Bougouti, il fratellino Ousama e la sorellina Marva sono morti ieri in un incidente stradale. Lei, con il foglio rosa, stava guidando nel cortile di un’azienda avicola a Bertinoro in provincia di Forlì. Un silos pieno di mangime per uccelli è caduto addosso all’Opel Zafira che stavano guidando. I vigili del fuoco hanno estratto i loro corpi solo con l’aiuto di una gru. Il mangime serviva per i polli della Casagrande, azienda storica della Romagna. Lo zio di Fatima lavora per l’azienda di mangimi. Ma ha anche una sua piccola attività di trasporto agricolo. Usava l’auto per gli spostamenti tra i poderi. La diciottenne, il cui padre è in Marocco per ragioni di lavoro, viveva con la madre e i fratelli nella vicina Meldola, borgo di 10 mila abitanti.
La dinamica dell’incidente
Secondo la prima ricostruzione è stata una manovra incauta al volante a generare l’incidente. L’automobile ha toccato accidentalmente uno dei quattro piloni che sorreggeva il silos. Il contenitore, che pesava una decina di tonnellate, ha ceduto di schianto. Fatima Borgouti aveva solo il foglio rosa e avrebbe dovuto sostenere l’esame per la patente tra poche settimane. Il sindaco Roberto Cavallucci ha parlato di «una sciagura terribile. Ho visto la madre di quei poveri ragazzi sempre abbracciata a una parete. Ho espresso il cordoglio della comunità». In campagna Fatima ieri aveva accompagnato in campagna i due zii portando con sé i fratellini. Aveva già preso l’auto dello zio quando lui era lì per darle qualche lezioni. Ieri l’ha trovata con le chiavi nel cruscotto ed è salita sull’auto. Facendo montare anche i due fratelli.
400 metri
La ragazza ha percorso 400 metri. Poi è arrivato l’urto con il silos. I due zii, che erano lontani, sono arrivati di corsa. Il mangime aveva ricoperto la Opel. I vigili del fuoco sono arrivati subito dopo insieme al 118 e ai carabinieri. La vettura era schiacciata, le quattro gomme esplose. Sarà l’autopsia prevista nei prossimi giorni a chiarite le cause della morte dei tre fratelli. I sindacati provinciali del settore agroalimentare – Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil – sono intervenuti con una nota. «La tragedia occorsa in un sito produttivo necessita di chiarezza sulla dinamica e sulla tenuta in sicurezza dei perimetri aziendali». In serata ha espresso il suo cordoglio anche il governatore dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini che si è «stretto attorno alla famiglia dei tre fratelli e alla comunità di Mendola».
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