Oussama Ckerkaoui, il 18enne annegato nel Po per una sfida con gli amici: «Volete vedere che lo attraverso a nuoto?»
Voleva essere una sfida agli amici quella di Oussama Ckerkaoui, il 18enne ritrovato morto nella acque del Po a Torino dopo che lo scorso sabato si era tuffato verso sera. «Volete vedere che attraverso il fiume a nuoto?», aveva detto ai due suoi amici mentre si trovavano sul lungo Po Diaz ai Murazzi. Ckerkaoui si era quindi tolto le scarpe e il giubbotto, dentro cui aveva anche il portafoglio con i documenti, e si è tufato nelle acque gelide del fiume finché non è scomparso. Gli amici non lo vedevano più tornare e hanno lanciato l’allarme, con i vigili del fuoco che si erano messi alla ricerca del ragazzo. Ore di perlustrazioni con un drone e un elicottero senza successo, fino a questa mattina 10 aprile, quando il corpo del ragazzo è stato ripescato dai soccorritori ormai senza vita. Ckerkaoui è stato recuperato all’altezza del ponte Vittorio Emanuele I, pochi metri da dove si era tuffato. Si tratta di un punto in cui l’acqua è ancora molto alta, nonostante il periodo di siccità. Ckerkaoui, marocchino, aveva compiuto 18 anni solo lo scorso 1 marzo. Era ospite della cooperativa sociale “Difesa fanciulli onlus”, che segue adolescenti in situazioni di fragilità, a cominciare dai migranti minorenni arrivati in Italia non accompagnati. A seguire le operazioni di ricerca del ragazzo c’erano anche alcuni educatori del centro, che si sono detti sconvolti.
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