Forte dei Marmi, la storia del “bagnino dei vip”: «La Bolkestein? Sono pronto. Harry Potter mi ha costretto a cambiare colore alle cabine»
«È giustissimo che il padrone di casa, lo Stato, controlli cosa è stato fatto dopo tanti anni del suo bene dato in concessione, la spiaggia». A dirlo al Corriere della Sera è Roberto Santini, bagnino storico di Forte dei Marmi, nonché patron dei Bagni Piero diventati «la Downtown Abbey italiana». In una lunga intervista, Santini racconta di aver visto «tanti proprietari in preda alla depressione totale che non investono più per paura della Bolkestein», ma «è un errore clamoroso – continua – dobbiamo continuare ad avere fiducia e investire nel lavoro. Al Forte abbiamo cento bagni, quattrocento in tutta Versilia. Solo il 40% di noi è pronto ad affrontare concorrenza, gli altri si arroccano su posizioni di rendita», afferma. I Bagni di cui è proprietario, spiega il bagnino, si trovano proprio di fianco al famoso stabilimento balneare Twiga di Fonte dei Marmi. «Con il ministro del Turismo (Daniela Santanché, ndr) ci incontriamo qui da me una volta l’anno per discutere di come va la stagione, nulla di più», racconta Santini aggiungendo, inoltre, come le abbia detto che «il modello Twiga non può essere valido per tutti. Hanno portato – continua – un tipo di turismo diverso, il loro è un luogo di divertimenti molto bello ma se parliamo di villeggiatura… credo che nessuno voglia vivere ogni giorno in un luna park».
La sua vita insieme ai vip
Il patron del Bagno Piero racconta poi la sua vita insieme ai vip: da Robin Williams, alle grandi famiglie milanesi: Luchino Visconti, gli Agnelli, i Moratti, i Barilla. A fare la fortuna, ma anche il nome, dei Bagni sono state infatti le grandi famiglie milanesi: «Chiedevano sempre di alzare l’asticella dei servizi, volevano spendere di più, e pretendevano di più», racconta al Corriere della Sera. Il suo più grande orgoglio, però, – afferma Santini – «è aver ospitato i miei due attori preferiti: Robin Williams e Gene Wilder. Fui io a dire a Wilder che il suo doppiatore in Italia era lo stesso di Woody Allen. Ci rimase malissimo. “Ma come? Le nostre voci non si somigliano!”», racconta. «Robin Williams invece venne in villeggiatura lo stesso anno di Mrs Doubtfire con i suoi tre figli. Catalizzava l’attenzione sia dei suoi che degli altri bambini costruendo un castello di sabbia e interpretando tutti i personaggi: la principessa, le guardie sui bastioni, i briganti al cancello, e giù storie e voci. Chi passava sul bagnasciuga si fermava a guardarlo».
«Harry Potter mi ha costretto a cambiare colore alle cabine»
Nello stabilimento balneare di Forte dei Marmi il regista premio Oscar Alfonso Cuaron ha inoltre girato, lo scorso autunno, la sua serie tv Disclaimer. «E quando Paul Smith – racconta Santini – ha visto i nuovi colori crema del bagno li ha criticati, “troppo Giorgio Armani”. Preferiva il bagno accanto, più variopinto. Ho cambiato colore per la serie». Il bagnino storico della Versilia racconta, infatti, di essere amico con il regista da «15 anni». «Un giorno si presenta con lo scenografo Neil Lamon che mi dice: “Bisogna cambiare colore al bagno, bianco e verde non va, ci vuole beige”. Ci rimango spiazzato. Non volevo». Ma Lamon è lo scenografico di tutti gli otto film di Harry Potter, oltre che di Star Wars e due James Bond. «Allora ho detto ok, di quale sfumatura di beige lo vuoi il mio bagno?», dice Santini aggiungendo inoltre come siano servire «cinque spedizioni tra Londra e Forte dei Marmi per trovare la tonalità giusta», conclude.
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