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Niente bis a Sutri? Vittorio Sgarbi rilancia e si candida a sindaco di Arpino: «Uno scrigno d’arte a un’ora da Roma»

11 Aprile 2023 - 14:44 Maria Pia Mazza
Il sottosegretario alla Cultura verrà appoggiato dall'amministrazione uscente guidata dal sindaco Renato Rea, arrivato al limite di due mandati consecutivi

Vittorio Sgarbi, sindaco (uscente) di Sutri, alla fine ha deciso, e si candiderà a sindaco di Arpino, il piccolo centro di 6.700 abitanti in provincia di Frosinone, dove nacquero – tra gli altri – Marco Tullio Cicerone, Gaio Mario e il maestro di Caravaggio, Giuseppe Cesari. La decisione del critico d’arte arriva dopo alcuni dissidi interni al centrodestra, successivamente chiariti. La strada per il bis a Sutri è stata sbarrata dalla decisione di Fratelli d’Italia di candidare Matteo Amori, che in passato è stato vicino a Casapound. Una candidatura che non è piaciuta al critico d’arte e che l’ha spinto a un passo indietro, e poi al rilancio su Arpino: «Se per amministrare Sutri, uno dei gioielli della Francigena, Fratelli d’Italia sceglie un impresentabile rispondo che io con uno di questo livello culturale e umano nemmeno mi ci misuro». Malgrado ciò, i rapporti con il centrodestra e il governo restano buoni. E così il già consigliere regionale in Lombardia, sottosegretario alla Cultura del governo Meloni, assessore alla Cultura di Viterbo, prosindaco di Urbino, commissario per le Arti di Codogno, presidente della Fondazione Ferrara Arte, del Mag di Riva del Garda, della Gypsotheca del Canova e del Mart di Trento, ha ufficializzato oggi, 11 aprile, la sua candidatura per le elezioni comunali del prossimo 14-15 maggio.

«Ho scelto di candidarmi sindaco di Arpino per i tesori d’arte che custodisce e troppo pochi conoscono, ma anche per la qualità della vita in questo splendido centro e per il calore con cui sono stato accolto: mi ha fatto sentire subito uno del posto», ha dichiarato Sgarbi. Al suo fianco, durante l’annuncio, era presente l’ingegner Massimo Sera, già vicesindaco di Arpino e che ha rinunciato alla corsa a diventare il “naturale successore” dell’attuale sindaco, Renato Rea, giunto al limite dei due mandati consecutivi. Ma Sgarbi ha subito chiarito che, in caso di vittoria, vi sarà continuità con l’attuale amministrazione: «Sera sarà il mio vice e confermerò la sua squadra e buona parte dell’amministrazione uscente». Ma cosa ha spinto Sgarbi, che già ha così tante cariche da seguire, a candidarsi? È presto detto: «Tra i miei obiettivi c’è quello di far conoscere dove si trova Arpino, perché molti non sanno che è solo a un’ora da Roma e che è ricca di tesori artistici».

Foto: Ansa / Alessandro Di Meo

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