La prof in pensione multata mentre racconta la storia di Bergamo Alta agli “amici”: oltre 1000 euro di multa per esercizio abusivo di professione
Stava raccontando a una comitiva di visitatori la storia Città Alta di Bergamo quando gli agenti della polizia locale sono intervenuti e le hanno chiesto i documenti. L’obiettivo era verificare che Rosita Corbetta fosse una guida turistica registrata in Lombardia. La donna, però, non lo era, e per questo le è stata comminata una sanzione di 1.333 euro per esercizio abusivo della professione, anche se la spiegazione che stava dando era gratuita, ha spiegato successivamente. Corbetta è una professoressa in pensione. Ha insegnato arte alle scuole medie di Missaglia, in provincia di Lecco, e fa parte del direttivo dell’Università per tutte le età di Casatenovo. Dopo averla sorvegliata per circa un quarto d’ora, i vigili l’hanno interrotta mentre illustrava i particolari del coro di Santa Maria Maggiore, adorno di arazzi e tarsi. A segnalare Corbetta alla polizia è stata una guida turistica autorizzata, riporta l’edizione bergamasca del Corriere della Sera.
«Siamo esterrefatti, faremo ricorso»
A godere della spiegazione, lo scorso 28 marzo, era una comitiva dell’Università per tutte le età. «Un gruppo di amici» lo ha definito Corbetta che ha ribadito la gratuità della sua spiegazione. Sia la professoressa che l’istituto faranno ricorso. «Siamo esterrefatti», ha commentato Samuele Baio, presidente dell’Università per tutte le età che faceva parte della comitiva. Aggiungendo: «La professoressa tiene lezioni per i nostri soci; in questo caso, anziché guardare delle diapositive, abbiamo voluto vedere sul posto le meraviglie di Bergamo. Mai avremmo immaginato di venire multati. Tanto più che la professoressa aveva compiuto un sopralluogo nei giorni precedenti e le era stato detto solo che non si poteva parlare nella Basilica». Dal suo canto, per bocca della comandante della polizia locale Gabriella Messina, i vigili fanno sapere che nell’ambito dell’esperienza della Capitale della Cultura – titolo che Bergamo detiene con Brescia nel 2023 – «abbiamo intensificato l’attività di contrasto delle guide non autorizzate, anche in sinergia con le guide della nostra città».
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