L’attrice Giovanna Mezzogiorno: «Mia sorella è figlia di due madri. L’Italia? È razzista con i gay»
L’attrice Giovanna Mezzogiorno dice oggi in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera che l’Italia è razzista con gli omosessuali. E racconta che sua sorella è stata cresciuta da due madri. Mezzogiorno ha due figli e vive a Torino. A loro, che sono due gemelli di 12 anni, non darà il cellulare fino a quando non cominceranno a uscire da soli. «Per ora non lo fanno, quindi io e il loro papà non vediamo un motivo al mondo per cui dovrebbero averlo. Non lo chiedono, sa. Sebbene tutti i loro compagni ce l’abbiano, alcuni già dalle elementari. Finora li abbiamo protetti ma senza metterli sotto una campana di vetro. Sono andati sempre alla scuola pubblica, dalla materna alle medie», fa sapere.
La storia di Marina
Ma nel colloquio con Enrico Caiano emerge soprattutto una storia: «Ho una sorella, Marina, di 15 anni più giovane. Ora vive anche lei in Italia ed è la mia migliore amica. Ci vediamo spesso, conosce i miei bambini. È figlia di una donna americana che ebbe una relazione con mio padre negli Usa a fine Anni 80. Andava e veniva dall’Italia già da piccola, la portava la nonna a trovare suo papà Vittorio. Bene, la mamma di mia sorella è bisessuale, si chiama Donna. Poco dopo la sua nascita ha vissuto in coppia per tantissimi anni con Jane, che io ho conosciuto. Dunque mia sorella è stata educata e formata da una coppia gay». L’attrice dice che sua sorella Marina «è nata a Los Angeles, poi Donna e Jane si sono spostate a Seattle e lì lei è cresciuta in una famiglia perfettamente armonica, senza nessuna mancanza, con un’educazione rigorosa: Jane era una bella tosta. Marina poi è andata via di casa a 14 anni per frequentare il college sull’altra costa. Lì si usa così. Però a 14 anni uno è un po’ piccolino. A me è capitato di andarmene da casa a 19 e ripensandoci credo che anche a 19 si sia ancora piccoli. E qui torno improvvisamente italiana. Lo sono molto meno però quando penso al dibattito sull’infanzia nel nostro Paese».
L’infanzia in Italia
Mezzogiorno dice che tutto quello che riguarda l’infanzia in Italia la lascia senza parole. Secondo lei bisogna dare «la possibilità a coppie omosessuali di avere e adottare figli con gli stessi identici diritti delle coppie eterosessuali. Trovo anche scandalosa la fatica che devono fare le coppie eterosessuali per adottare. In un mondo con milioni di bambini che hanno un bisogno incredibile di famiglia. Ci sono coppie che si arrendono a queste difficoltà. Folle, uno scandalo mondiale». Per Mezzogiorno l’Italia è «nella maggioranza della popolazione un Paese chiuso, sì. Conservatore e… la dico la parola? Purtroppo va detta: un pochino razzista. Non nel senso stretto del colore della pelle ma nell’atteggiamento verso l’omosessualità, verso chi la pensa diversamente, verso chi è lontano dalla cultura tradizionale cattolica. Io ai miei figli non ho trasmesso valori cattolici ma valori umani».
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