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Il ritorno di Trump fa sognare la lobby delle armi: «Fucili e corsi di addestramento per gli insegnanti: così metterò fine alle stragi nelle scuole»

15 Aprile 2023 - 00:28 Simone Disegni
Le promesse del tycoon in vista delle elezioni 2024 alla convention di Indianapolis della NRA

A undici giorni dalla sua formale incriminazione da parte del tribunale di Manhattan con le accuse di corruzione e cospirazione nel caso Stormy Daniels, Donald Trump torna al centro della scena politica Usa con la performance a lui più congeniale: il comizio davanti a folle osannanti. Lo fa dal palco della convention della NRA, la potentissima lobby americana delle armi, cui riconsegna tutte le parole che l’assemblea vuole sentire. «Con me alla Casa Bianca nessuno oserà alzare un dito contro le vostre armi», promette alla platea riunita a Indianapolis, evocando la sua corsa tra i Repubblicani per le presidenziali Usa del 2024. «Sono anni che combatto contro i poteri corrotti e le forze comuniste che vogliono distruggere l’America, interferire nelle elezioni attraverso il Dipartimento di Giustizia e portarci via le armi», ha detto tra l’altro Trump nel corso del lungo comizio in cui ha lasciato emergere a ripetizioni a richiami a presunti complotti per destabilizzare l’America orditi da schiere di “comunisti”. «Quando i democratici della sinistra radicale hanno cercato di utilizzare il Covid per impedire le vendite di armi durante la pandemia del virus cinese io con orgoglio ho designato i rivenditori di armi e munizioni come infrastruttura critica», ha rivendicato l’ex presidente in uno dei passaggi più surreali del suo discorso.

La piaga delle stragi vista da (estrema) destra

Come difendere la circolazione sempre più massiccia di armi nel Paese ormai settimanalmente segnato da stragi compiute da cittadini armati in scuole, banche o supermercati? Semplice, dal punto di vista di Trump (e della NRA): invertendo l’ordine degli elementi nell’analisi delle ragioni delle stragi. «Fino ai primi anni 2000 non si parlava di tutti questi casi di mass shooting», ha teorizzato il tycoon, secondo il quale quello da affrontare e risolvere «non è un problema di armi, ma di salute mentale». Per questo Trump, auto-lodando la forza della sua candidatura e sostenendo di avere dalla sua parte sondaggi straordinari, ha promesso una serie di interventi da realizzarsi nonappena sarà ritornata alla Casa Bianca. Per arginare il fenomeno, bisogna «che qualsiasi psicotico sappia che nell’arco di secondi, non di minuti, interverrà chi di dovere rispondendo al fuoco e sarà ucciso. Per questo autorizzerò subito incentivi economici perché qualsiasi insegnante possa accedere a corsi di addestramento all’uso di armi», ha promesso Trump, sostenendo che grazie a questa misura sarà possibile finalmente arginare il problema delle stragi nelle scuole. 

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