In Evidenza Legge di bilancioOpen ArmsTony Effe
POLITICAConcorsi pubbliciGoverno MeloniLavoro e impresaRecovery PlanUnione europea

Il ministro Zangrillo: «Il governo pronto a cambiare il Pnrr entro la fine di aprile. E faremo 170 mila assunzioni nella Pa»

19 Aprile 2023 - 07:08 Redazione
Il responsabile della Pa: chiuderemo tra 10 giorni

Il ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo dice che il governo è pronto a cambiare il Recovery Plan entro la fine del mese. E che l’esecutivo effettuerà un’analisi sull’effettiva realizzabilità di quanto previsto nel Pnrr. Il ministro annuncia anche 170 mila assunzioni di dipendenti pubblici a breve. 157 mila saranno sostituzioni da turn over e gli altri nuovi assunti. «Ci siamo impegnati a concludere la fase di rivisitazione del Piano entro la fine del mese. Mancano due settimane, siamo al redde rationem finale», esordisce Zangrillo. «L’obiettivo è di rispettare l’impegno preso e chiudere tra dieci giorni. In ogni caso non mi preoccuperei di qualche giorno in più o in meno, ma di un risultato che sia figlio di un’analisi seria», dice in un’intervista a Repubblica.

Il contesto

Secondo il ministro «il contesto è profondamente cambiato rispetto a quando il Piano è stato ideato. Se da un lato questo governo non deve cadere nella tentazione di fare lo scaricabarile sui governi che ci hanno preceduto, dall’altra qualcun altro deve evitare di fare lo scaricabarile su di noi. Quando il Pnrr è stato scritto non c’erano la guerra in Ucraina e l’inflazione a doppia cifra. Per questo abbiamo convenuto di ripensare la governance, per una sorveglianza più stretta, e di fare un’analisi puntuale sull’effettiva realizzabilità di quanto era previsto nel Piano che abbiamo ereditato». Per Zangrillo «non si tratta di fare un’operazione verità, ma di predisporre un Piano credibile, con basi solide. Perché alcuni progetti non sono più realizzabili, mentre altri lo sono ancora, ma con tempistiche differenti. Stiamo valutando, in accordo con l’Unione Europea, l’opportunità di spostare alcune opere sui fondi per la coesione, che hanno tempi più dilatati rispetto al Pnrr».

I nuovi posti di lavoro nel pubblico

Infine, i nuovi posti di lavoro nel pubblico. «Con l’ultimo decreto Pa abbiamo autorizzato circa tremila assunzioni, di cui un migliaio proprio per dare sostegno alle amministrazioni che sono anche enti attuatori del Pnrr. Una delle criticità che mi hanno evidenziato gli enti territoriali, soprattutto nelle ultime settimane, è stata la modalità di assunzione a tempo determinato, che costituisce un elemento di scarsa attrattività. Per questo ho voluto fortemente una norma per stabilizzare chi è stato assunto, con procedura selettiva, con un contratto a termine: se ha maturato 36 mesi di lavoro nella Pubblica amministrazione e riceverà una valutazione positiva, allora potrà essere stabilizzato dalle amministrazioni che l’hanno assunto». Per Zangrillo, che parla con Giuseppe Colombo, quest’anno «tra turnover e assunzioni, faremo entrare quasi 170 mila persone nella Pa. Inoltre, stiamo pensando anche di rivedere la gestione dei concorsi, per renderli ancora più snelli».

Leggi anche:

Articoli di POLITICA più letti