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L’ordine dei veterinari contro l’abbattimento di JJ4: «Colleghi, non uccidetela». Ecco cosa succede ora

19 Aprile 2023 - 15:07 Antonio Di Noto
I professionisti fanno una lista delle ragioni per spiegare perché la soppressione sarebbe inutile

L’orsa Jj4 sta bene. Dopo la cattura con la trappola a tubo dove è entrata attratta da mele e miele, l’esemplare del peso di circa 150 chili è stato trasferito nel centro faunistico di Casteller (Tn) dove rimarrà temporaneamente in cattività in attesa che venga presa una decisione sul suo futuro. Proprio questo è il fulcro del dibattito che continua ormai da giorni intorno all’animale che ha aggredito e ucciso il podista Andrea Papi, al quale oggi si sono aggiunti i veterinari. L’ordine professionale della provincia autonoma si scaglia contro il presidente del Trentino Maurizio Fugatti intenzionato a far abbattere l’animale se il Tar dovesse dare il via libera. Citando il codice deontologico, l’ordine dei veterinari sollecita «i colleghi professionisti veterinari addetti a vario titolo e iscritti presso l’ordine della provincia di Trento a non assumere alcuna iniziativa che possa provocare la morte del soggetto per eutanasia».

I veterinari: «Abbattere JJ4 è inutile. Ecco perché»

I veterinari fanno notare che lo stato di salute di JJ4 non giustifica «l’intervento eutanasico d’urgenza». Piuttosto è necessaria «un’analisi complessiva della gestione dei plantigradi presenti sul territorio della provincia di Trento». Inoltre, l’ordine evidenzia come, ora che l’orsa è in cattività, «non si rilevano pericoli verso la popolazione» e sottolinea che la specie è protetta e tutelata dallo Stato italiano. Infine, un’altra ragione per non abbattere JJ4 è la disponibilità di «alcune associazioni private che si sono offerte di pagare l’eventuale costo di trasporto in altri spazi anche al di fuori del territorio nazionale».

Dove si trova l’orsa: Il “lager” di Cateller

Prospettiva abbracciata anche dai numerosi animalisti che definiscono il centro di Casteller «un lager». Nella struttura, chiuso da recinzioni metalliche elettrificate alte da 3,5 a 4 metri, è presente anche M49. Animali costretti «a condizioni di vita difficilissime, come documentano i video dei nostri attivisti, che hanno mostrato come le gabbie di vetro e cemento siano troppo piccole per contenere gli orsi», sostiene Francesca Manzini di StopCasteller a la Repubblica. Nel 2020, un’indagine dei carabinieri aveva rilevato che a Casteller gli orsi vivono «una situazione di stress psico-fisico molto severo». La provincia di Trento aveva presentato al Tar un’istanza per anticipare a domani, 20 aprile, l’udienza relativa alla sospensione dell’ordinanza di abbattimento di JJ4. Il tribunale, però, l’ha rigettata, confermando quindi che la camera di consiglio che delibererà in merito si riunirà il prossimo 11 maggio. Il Tar, inoltre, ha chiesto all’Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) di esprimere il proprio parere circa il possibile abbattimento o il trasferimento dell’orsa in un altro sito «senza spese per la Provincia di Trento». Ad ogni modo, se il tribunale deciderà per la soppressione dell’animale che ha ucciso Andrea Papi, questa avverrà per eutanasia.

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