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Seul pronta a inviare aiuti militari a Kiev. Mosca: «Vedranno armi russe a Pyongyang»

Dall’inizio del conflitto la Corea del Sud ha inviato al Paese invaso solo aiuti di tipo umanitario e finanziario, evitando di fatto di troncare i rapporti con la Russia in particolare per la sua influenza sulla Corea del Nord

La Corea del Sud sarebbe pronta (per la prima volta) a inviare armi per sostenere lo sforzo bellico di Kiev. A darne notizia è il presidente conservatore sudcoreano Yoon Suk Yeol durante un’intervista a Reuters. In vista della vertice con Joe Biden, previsto per la prossima settimana a Washington, il leader di Seul ha ribadito la sua ferma opposizione all’invasione russa in Ucraina. «Se c’è una situazione che la comunità internazionale non può tollerare, come un attacco su larga scala contro i civili, un massacro o una grave violazione delle leggi di guerra, potrebbe essere difficile per noi insistere solo sul sostegno umanitario o finanziario», ha detto Yoon Suk Yeol. Dall’inizio del conflitto, infatti, la Corea del Sud ha inviato al Paese invaso solamente aiuti di tipo umanitario e finanziario, evitando di fatto di troncare i rapporti con Mosca in particolare (ma non solo) per la sua influenza sulla Corea del Nord. «Credo che non ci siano limiti per quanto riguarda l’entità del sostegno per difendere e ricostruire un Paese che è stato invaso illegalmente sia secondo la legge internazionale che quella nazionale», ha detto Yoon.

«Tuttavia, considerando i nostri rapporti con le parti impegnate nella guerra e gli sviluppi sul campo di battaglia, prenderemo le misure più appropriate», ha concluso. La decisione di inviare aiuti militari all’Ucraina non è (affatto) piaciuta a Mosca, che – tramite Dmitri Medvedev – ha minacciato Seul di rifornire Pyongyang con «armi russe» per colpire la parte meridionale della penisola coreana. «Mi chiedo cosa diranno gli abitanti di questo Paese quando vedranno le ultime armi russe dei nostri partner della Corea del Nord. Quello che si chiama quid pro quo», ha sottolineato il vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa. Le tensioni tra Sud e Nord del Paese si sono (ri)accese negli ultimi mesi, con Pyongyang di che ha minacciato azioni «più forti e offensive» dopo che le forze armate sudcoreane, insieme a quelle statunitensi hanno avviato il mese scorso le loro più grandi esercitazioni militari congiunte degli ultimi anni. «Dobbiamo essere pronti a respingere le frenetiche mosse di preparazione alla guerra», aveva detto Kim Jong-un.

Foto copertina: ANSA | Il presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol e il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitri Medvedev

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