Cosa sono i secchi-Wc delle scuole Usa e perché c’entrano con le sparatorie – Il video
Nelle classi di numerose scuole degli Stati Uniti stanno iniziando ad arrivare i «poop bucket», i secchi per i bisogni fisiologici. E la colpa è delle sparatorie. «Emergency Survival Supplies», si legge sulla plastica gialla, mentre il professor Larry Lexicon tira fuori rotoli di carta igienica dal loro interno. «A quanto pare molte persone non sanno perché abbiamo questi secchi nelle classi – dice Lexicon in un video diventato virale su TikTok, pubblicato all’indomani della strage di Nashville – servono per le sparatorie nelle scuole». «Non vorrei dirlo in maniera così schietta – continua il professore nel filmato visto milioni di volte – ma quando ho iniziato a insegnare, questi secchi non li avevamo».
I secchi come Wc
«Ora invece ogni classe ha un secchio come questo perché andiamo in lockdown. E non possiamo uscire dalle aule finché la situazione non è risolta», aggiunge, mentre strumenti di primo soccorso piovono dal secchio, che ha una chiara seduta in plastica morbida e gommata. «E la gente si lamenta della presenza dei secchi ma non sa che servono a me e a voi per defecarci dentro. Loro non devono farlo». «Ma sappiate che se doveste usare questi secchi sarebbe una cosa bellissima – dice agli studenti in classe intenti a filmarlo – perché vorrebbe dire che siete ancora vivi». I lockdown di cui parla Lexicon non sono quelli per contenere la diffusione del Covid ma quelli imposti in una scuola quando c’è il sospetto che al suo interno sia presente un’arma.
Il trauma dei lockdown
Un fenomeno che potrebbe non essere troppo noto nel Vecchio Continente, ma che, come già spiegava il Washington Post nel 2018, «è diventato un segno distintivo dell’istruzione statunitense, nonché un sottoprodotto dell’incapacità di questo Paese di mettere un freno alla sua epidemia di violenza a mano armata». Nel 2017 sono stati oltre 4 milioni gli studenti degli Usa sottoposti ad almeno un lockdown. In un giorno qualsiasi, erano 16 gli istituti dove le attività erano congelate. E in 9 di questi la ragione era legata alla possibilità, vera o presunta, di una sparatoria. Un’esperienza che lascia cicatrici nella psiche degli studenti, che in quei momenti piangono, si stringono gli uni agli altri e scrivono cosa fare dei propri averi – dalle biciclette alle Playstation – se non dovessero farcela. Alcuni chiamano i genitori per dire che vogliono loro bene. Nel 2018 e nel 2019 le sparatorie nelle scuole statunitensi sono state 24, salite a 35 nel 2021, e a 51 nel 2022, riporta il New York Post.
@larrylexicon A repost of the bucket video. You know why. I’ve shortened it for you. #nomorebuckets #enoughisenough #nashville #policyandchange #endgunvioelence ♬ original sound – Larry Lexicon
Leggi anche
- Il prof licenziato per aver chiesto agli studenti di scrivere il proprio necrologio «in caso di sparatoria»: la polemica in Florida
- Strage di Nashville, la studentessa killer aveva comprato legalmente 7 fucili. I genitori: «Prendeva farmaci»
- Strage nella scuola di Nashville, la polizia rilascia il filmato della killer che spara nell’istituto – Il video
- Strage di Nashville, nei due video la studentessa killer indossava scarpe diverse? La teoria del complotto
- Strage di Nashville, Joe Biden e la battuta sul gelato. Ecco cos’è successo