Kiev senza pace: un’esplosione squarcia il cielo della capitale, ma stavolta è un satellite perduto dalla Nasa – Il video
Ancora un allarme aereo, l’ennesimo, questa sera a Kiev. Così accade con deprimente regolarità da ormai quasi 14 mesi, da quando la Russia lanciò l’aggressione militare del Paese. Ma questa volta a far risuonare le sirene non era il “solito” bombardamento russo. Ma un satellite “perduto” dalla Nasa. Lo ha fatto sapere il capo dell’amministrazione militare della capitale ucraina, Serhiy Popko, spiegando la ragione inusuale dell’allarme aereo risuonato stasera. «Intorno alle 22, nel cielo di Kiev è stato osservato un bagliore luminoso di un oggetto volante. Secondo le informazioni preliminari, questo fenomeno è stato il risultato della caduta sulla Terra di un satellite spaziale della Nasa. Per evitare che i detriti facessero vittime cadendo a terra, è stato annunciato l’allarme aereo. La difesa aerea non è entrata in funzione», ha dichiarato Popko, citato sul canale Telegram dell’amministrazione militare di Kiev.
Strana esplosione e reazioni social
L’allarme sul Kiev e sulla regione circostante è durato quasi un’ora. Dopo le sirene, l’amministrazione
regionale di Kiev aveva riferito che «un bersaglio aereo è stato rilevato nel cielo» con le forze di difesa aerea «in allerta». Poi la versione corretta. Molti utenti hanno condiviso sui social video della strana esplosione sui cieli di Kiev, che per alcuni istanti ha illuminato a giorno – di una luce bluastra – la notte della capitale. L’ha presa con filosofia il capo dell’ufficio del presidente Volodymr Zelensky, Andriy Yermak, che prima ha scherzato sulle voci di presunti oggetti non identificati su Kiev – «Non preoccupatevi degli Ufo. Questa è la nostra difesa antiaerea» -, quindi ha cancellato il post, sostituendolo con una serafica doppia immagine: di un’antenna e un Ufo.
April 19, 2023
La traiettoria del satelitte Rhessi
La Nasa stessa, si è poi scontro, aveva avvertito nelle ore precedenti all’accaduto sulla possibilità che il suo satellite defunto Rhessi, che ha viaggiato nello spazio per oltre 20 anni registrando oltre 100.000 eventi solari, precipitasse sulla Terra la notte tra mercoledì e giovedì, senza tuttavia poter fornire una localizzazione geografica. «Il rischio che qualcuno sulla Terra venga danneggiato è basso», con una possibilità su 2.467, aveva informato la Nasa. Secondo le previsioni, riferisce l’Ansa, il satellite era atteso di ritorno sull’atsmofera della terra intorno alle 3.30 italiane del mattino di giovedì, con un’approssimazione di 16 ore circa.
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