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Alatri, la madre di Thomas Bricca: «Mio figlio è morto e i suoi killer vanno in giro in libertà»

21 Aprile 2023 - 08:56 Redazione
federica sabellico madre thomas bricca omicidio alatri
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Federica Sabellico: magari stappano bottiglie di champagne...

Federica Sabellico è la madre di Thomas Bricca, il ragazzo morto ad Alatri in una sparatoria. Per il suo omicidio sono indagati Mattia e Roberto Toson, figlio e padre. Per la procura sarebbero stati loro a uccidere il 18 enne. Ma non ci sono prove sufficienti per chiudere le indagini. Per questo la donna in un’intervista a Il Messaggero oggi dice che «sono trascorsi troppi mesi. Arrestate i colpevoli, vivere così è un incubo». Per Sabellico «è allucinante. È un incubo pensare che chi ha ucciso Thomas possa andare in giro beatamente in piena libertà. Magari a stappare bottiglie di spumante. Siamo sempre stati collaborativi, corretti, abbiamo fiducia nelle autorità, attraverso il nostro legale abbiamo fornito tutte le informazioni utili. Ma intanto passano i mesi, troppi, e non si muove una foglia».

L’inchiesta e gli indagati Mattia e Roberto Toson

Roberto Toson è accusato di aver guidato il motorino su cui il figlio si è recato nella piazzetta della cittadina in provincia di Frosinone per sparare. Il cellulare di Mattia Toson era spento durante l’omicidio. E il dettaglio è ritenuto significativo dagli inquirenti. Il padre Paolo Bricca aveva detto di aspettarsi la verità sulla morte del figlio per Pasqua. La festività però è passata senza la svolta nelle indagini. «Spero che questo silenzio abbia un motivo. Spero che stiano lavorando e lo stiano facendo meglio di quanto abbiano fatto finora», dice oggi la madreo. Nel colloquio con Pierfederico Pernarella Sabellico sostiene che lei e il marito sono arrabbiati «perché dopo l’omicidio non sono intervenuti subito. Eppure i nomi dei sospettati erano stati fatti sin dal primo momento. Hanno pulito la scena del delitto con gli idranti, si è lasciato passare tempo, è sparito tutto, anche il telefonino di uno dei due indagati. Sono ignorante in materia, ma mi chiedo perché hanno aspettato venti giorni per fare le perquisizioni e ancora di più per gli accertamenti che stanno facendo ora. C’è stata una negligenza?».

Le dinamiche dell’omicidio

Sabellico dice che «per noi le dinamiche dell’omicidio sono chiare. Il delitto è avvenuto in un contesto noto a tutti, i cui protagonisti sono ben conosciuti agli investigatori. Lo sanno anche i muri. In contesti più grandi di Alatri, come Roma e Napoli, le cronache più recenti raccontano che questo tipo di omicidi sono stati risolti in pochi giorni. Io credo che delle risposte, oltre che a noi, debbano essere date anche alla comunità. Fino a prova contraria ci sono persone pericolose per l’incolumità pubblica che vanno in giro armate». E conclude che gli indagati «li ho incrociati qualche volta in auto. Ma spero di non incontrarli mai di persona. In tanti però mi dicono che li vedono sempre in giro, anche per feste».

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