Camila Giorgi, il tennis e la sua femminilità: «Sui social voglio condividere anche una camicetta che mi piace»
«La mia vita non è solo sport. Ci sono altri canali su cui seguire i risultati dei tornei. Sui social ho voglia di condividere di me altre cose. La mia femminilità, il mio essere donna, anche una camicetta che mi piace, se mi va». La tennista Camila Giorgi spiega così oggi durante un’intervista al Corriere della Sera gli scatti che pubblica su Instagram. Dove si vede raramente uno scatto che si riferisce al suo sport. Ma lei preferisce così. Con un limite: «La vita privata no: quella è solo mia. Mi ritengo una persona introversa, mi racconto così». Giorgi, che è nata a Macerata, è figlia dell’argentino Sergio e dell’italo-argentina Claudia. È arrivata fino al numero 26 del ranking femminile. Potrebbe fare di più, secondo i critici. Ma lei dice di no.
I miei match? Non ricordo nulla
«Non ricordo nulla dei miei match: appena finito, rimuovo tutto. I miei genitori mi hanno insegnato che la vita è molto più del tennis. Si parla sempre del babbo, dicono che mi controlla, che è dispotico. Falso. Gli dedico ogni successo, mi allena da sempre, in me ha creduto sin dall’inizio: gli devo tutto. Non è vero che mi chiede di giocare fino a quarant’anni: non ho nessuna restrizione, l’ultima parola è sempre mia», dice nel colloquio con Gaia Piccardi. Il suo ultimo viaggio è stato in Argentina: «Una straordinaria avventura, un viaggio importante che mi ha riconnessa con le radici. Ho rivisto amici, parenti, la famiglia si è riunta. Per una volta, ho fatto la turista». Poi ha vinto un torneo a Merida in Messico. E nell’occasione è diventata meme sui social «una mia frase: “I don’t follow tennis”, non mi occupo di tennis. Nel senso che finito il torneo, parlo d’altro. È normale. Un trofeo in più non mi stravolge l’esistenza».
Le polemiche sui social e il futuro
Camila Giorgi dice di non seguire le polemiche sui social: «C’è tanta invidia in giro, la gente parla senza conoscerci e senza sapere. A me non cambia niente. Io sono impermeabile alle critiche, freddissima». E riguardo la vicenda dei vaccini «le indagini in corso sono sulla dottoressa vicentina, che per coprirsi le spalle ha fatto i nomi dei personaggi famosi, non su di me. Io sono vaccinata in diversi posti: vaccinata e tranquilla, sennò non avrei potuto giocare in questi mesi, come ho fatto. Per me questa storia è finita». Infine, dice che ha tanti altri progetti: «Mi piace scrivere per hobby: un romanzo per bambini è tra i miei sogni. Non mi metto fretta, giocherò a tennis finché ne ho voglia. Poi mi vedo in campo con i piccoli e le persone con disabilità. Un domani vorrei dedicarmi soprattutto a questo».
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