La caccia al litio a Campagnano di Roma: «La miniera è qui, tutta intorno a noi»
Il litio è un metallo prezioso che si usa nelle batterie. Nel 2022 il suo prezzo è salito da 14 mila a 80 mila dollari a tonnellata. È anche una delle 34 materie prime necessarie per la transizione energetica. I siti di estrazione fanno parte della mappatura dell’Ispra. Il litio si trova nell’alto Lazio, ovvero in aree vulcaniche come il Lago di Bracciano. Ma anche nei Campi Flegrei in Campania e in Toscana. Un regolamento Ue presentato dalla Commissione il 16 marzo prevede la mappatura per garantire un approvvigionamento sicuro e sostenibile di materie prime critiche. E ora, alle porte di Roma, si sta scatenando una caccia al tesoro con protagonista proprio il minerale.
L’estrazione
Succede, racconta oggi Repubblica, nel comune di Campagnano. «La miniera è qui, tutta intorno a noi», dice un uomo di fronte a una terra ricoperta di fiori. «Il litio in queste zone di origine vulcanica è disciolto nell’acqua calda che si trova molto in profondità. L’estrazione consiste nel perforare il terreno e intercettare l’acqua. È un metodo pulito, ma è anche nuovo. In Australia il litio si estrae dalle rocce. In Sudamerica dai laghi salati. In entrambi i casi le miniere si vedono, eccome. Qui ci sono solo dei vecchi pozzi geotermici che in attesa delle nuove esplorazioni sono chiusi», dice Andrea Dini del Cnr. Attualmente gli 11,4 chilometri della valle del Baccano sono oggetto di un permesso di ricerca ottenuto da Enel Green Power e dell’australiana Vulcan Energy. Le mappe di ricerca indicano la presenza di litio geotermico, cioè disciolto nell’acqua sotterranea.
Il litio geotermico
Il litio geotermico si trova in Toscana all’altezza del monte Amiata e fino ai campi flegrei in Campania. Ma, spiega il quotidiano, il calcolo di costi e benefici non è ancora terminato. La presenza di più aziende concorrenti fa assomigliare la caccia all’oro bianco a una partita a scacchi. «Siamo ancora nella fase di realizzazione dei rilievi e degli studi geologici preliminari per comprendere la natura del sottosuolo», spiega Niccolò Dainelli, geologo, rappresentante in Italia della Vulcan. Le prospezioni al momento avvengono in superficie. «Non ci sono autorizzazioni a scavare nuovi pozzi e trincee» conferma Alessio Nisi, sindaco di Campagnano. «Le norme sulla geotermia non sono molto chiare nel Lazio e l’estrazione del litio non ha precedenti in Italia. Basti pensare che nella concessione a Vulcan Energy si fa rifermento al regio decreto del 1927, che riserva la competenza in materia di risorse minerarie allo Stato».
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