Cinema, tv e parchi a tema: anche Disney taglia il personale. Via entro l’estate 7mila dipendenti
Disney ha dato il via al secondo round di licenziamenti, dopo l’annuncio dello scorso novembre, in cui la società aveva reso noto che si apprestava a prendere «decisioni scomode» per contenere i costi. In totale, a perdere il lavoro nei primi due round saranno 4mila dipendenti, numero comunque inferiore ai 7mila che dovrebbero lasciare la multinazionale dell’intrattenimento nell’ambito della riorganizzazione che mira a tagliare le spese di 5,5 miliardi di dollari in un momento difficile per i servizi di streaming. Un’ulteriore tornata di layoffs è dunque da prevedersi per l’estate, come riporta Cnbc. L’annuncio del nuovo taglio è stato dato Bob Iger, tornato nella posizione di amministratore delegato a fine 2022 dopo averla ricoperta tra il 2005 e il 2020, con una nota ai dipendenti. Si tratta di una riduzione del 3% di tutta la forza lavoro della compagnia. 166 mila dipendenti si trovano negli Usa, e i restanti 54 mila nelle sedi internazionali. Pare che a essere colpiti saranno solo i lavoratori d’oltreoceano. Chi verrà licenziato dovrebbe essere notificato entro giovedì. Mentre un ulteriore tornata dovrebbe partire in estate.
Chi verrà colpito e perché
I licenziamenti toccheranno quasi tutti le divisioni della compagnia: gli studios, i parchi a tema, l’emittente statunitense Espn, così come la sezione dedicata a esperienze e prodotti. «Abbiamo preso delle decisioni difficili e non l’abbiamo fatto a cuor leggero – si legge nella nota inviata dal Ceo ai dipendenti – ma ciascuna di queste decisioni è stata presa dopo essere stata ponderata con considerazione». Continua il comunicato: «Questo è un periodo di transizione per Disney e i cambiamenti in arrivo impatteranno su tutti, anche chi continuerà a mantenere la stessa posizione». Lo scorso novembre erano anche state congelate le assunzioni e ridotti al minimo i viaggi di lavoro. La decisione è arrivata dopo l’analisi del penultimo trimestre del 2022, che ha evidenziato risultati considerati deludenti, e delle perdite dovute ai servizi di streaming. Con un aumento dei prezzi degli abbonamenti a Disney+ e all’introduzione di annunci pubblicitari sulla piattaforma, la società punta a tornare in positivo nel 2024.
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