Il ministro Schillaci e la morte di Barbara Capovani: «Una violenza inaccettabile, subito sicurezza per gli operatori sanitari»
«La morte di Barbara Capovani mi addolora profondamente, la violenza di cui è stata vittima è inaccettabile». Lo fa sapere il ministro della Salute Orazio Schillaci in una nota in cui parla del decesso della psichiatra dell’ospedale di Pisa, uccisa dall’ex paziente Gianluca Paus Seung. «Oggi è un giorno molto triste, ringrazio la famiglia per aver scelto di donare gli organi di Barbara e rivolgo a loro il mio personale e sentito cordoglio». Il ministro dice che la sicurezza di tutti gli operatori sanitari e socio-sanitari gli sta particolarmente a cuore. «Ed è per me una priorità su cui mi sono impegnato da subito. Insieme al ministro Piantedosi abbiamo aperto posti di polizia negli ospedali, con il decreto legge 34 abbiamo inasprito le pene e disposto la procedibilità d’ufficio per chi aggredisce personale sanitario e sociosanitario. Abbiamo anche avviato una forte campagna di sensibilizzazione per ricreare un rapporto di fiducia tra paziente e medico, perché è importante che i cittadini siano consapevoli che portare un camice bianco significa assicurare supporto, cura, aiuto». Secondo Schillaci «la vicenda della dottoressa Capovani ci lascia tutti attoniti ma non deve farci sentire impotenti: sono pronto insieme a Ordini, Federazioni e Sindacati, anche nell’ambito dell’Osservatorio nazionale sulla sicurezza delle professioni sanitarie e sociosanitarie, a lavorare per individuare ogni altra strada percorribile e soluzioni utili a prevenire ogni genere di violenza e a garantire i massimi livelli di sicurezza per chi si prende cura della salute, fisica e mentale, dei cittadini».
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