Ciampino, atterrato il primo volo di italiani evacuati dal Sudan. Tajani: «L’ambasciata chiude, la sposteremo in Egitto o Etiopia»
È atterrato all’aeroporto di Ciampino il primo volo di italiani provenienti da Gibuti. Ad aspettare il 767 con a bordo parte dei 96 evacuati dal Sudan anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani. Il gruppo di persone arrivate in Italia poco fa ha chiesto di lasciare il Paese dove dove proseguono i combattimenti tra esercito e paramilitari. Un clima ancora incandescente, nonostante la tregua concordata tra le parti, che ha spinto il governo italiano ad agire per mettere in salvo al più presto tutti i connazionali. «Tutto è proceduto nel modo migliore», ha detto Tajani poche ore fa in attesa dell’arrivo del primo volo, annunciando anche la chiusura dell’ambasciata italiana. «Molto probabilmente la sposteremo in maniera temporanea o in Etiopia o in Egitto». Ad aspettare il gruppo di italiani all’aeroporto di Ciampino anche la madre di Costanza Matafaù, 34 anni, operatrice di una agenzia per la cooperazione e in fuga dal Sudan. «Mia figlia sta bene, speriamo di vederla presto», aveva detto poco prima dell’atterraggio la mamma di nome Aurora. «L’abbiamo sentita l’ultima volta questa mattina: era molto contenta di rientrare. Costanza si trovava in Sudan dal 2021. Se l’è vista brutta, ha avuto paura», continua la donna. «Si è trovata in casa un proiettile grosso così, hanno dovuto dormire a terra e in un appartamento non loro, al piano terra perché al terzo piano non potevano stare». In tarda serata è atteso il secondo gruppo di persone evacuate dal Sudan.
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