«Pelato, ti mangio il cuore»: cosa ha detto l’allenatore in seconda dei bianconeri a Spalletti dopo Juve-Napoli
Una frase offensiva nei confronti di Luciano Spalletti pronunciata allo Stadium finisce nelle tre pagine di allegati su Juventus-Napoli della procura federale a Torino. Sotto la lente c’è l’allenatore in seconda dei bianconeri Marco Landucci. Che, «visibilmente contrariato dalle decisioni arbitrali», litigava nei corridoi degli spogliatoi con il mister del Napoli. Secondo il referto i due «si venivano a trovare a circa un metro di distanza l’uno dall’altro. In tale frangente, Landucci rivolgeva all’indirizzo di Spalletti le seguenti parole: “Pelato di merda, ti mangio il cuore”. Spalletti, nell’imboccare il corridoio laterale che porta allo spogliatoio del Napoli, non reagiva alle parole di Landucci». Il retroscena lo racconta oggi La Stampa. Il quotidiano fa sapere che l’episodio è stato «interamente rilevato in maniera chiara e inequivocabile dagli ispettori federali».
Chi è Marco Landucci
Marco Landucci è collaboratore sin da una delle prime esperienze da allenatore di Massimiliano Allegri in Serie C al Grosseto. Landucci faceva però il preparatore dei portieri, come successivamente in Serie A nel Cagliari e nel Milan. Prima è stato portiere: dal 1986 al 1990 è stato il titolare dei viola. Poi ha passato altri cinque anni in serie B tra Lucchese, Brescia e Avellino prima di diventare il secondo di Gianluca Pagliuca all’Inter. Come preparatore dei portieri ha cominciato sempre nella Fiorentina durante la gestione di Pantaleo Corvino. È diventato vice di Allegri all’epoca del Cagliari nel 2008. Poi ha seguito l’allenatore toscano al Milan prima e alla Juventus poi. Ed è tornato a Torino insieme ad Allegri nel 2021. Oggi, insieme al referto dell’arbitro Fabbri, la sua posizione sarà vagliata dal giudice sportivo Gerardo Mastrandrea.
I cori
Tra le carte della Procura federale su Juve-Napoli sono riportati anche dei cori, intonati dal «settore denominato “Tribuna Sud Primo e Secondo Anello», offensivi nei confronti del presidente della Figc (al 26’ del primo tempo), di discriminazione territoriale (prima della gara, al 19’ e al 25’ del secondo tempo) riservati ai napoletani o inneggianti all’eruzione del Vesuvio (53’ del secondo tempo). Dopo la partita i tifosi del Napoli hanno festeggiato la squadra a Capodichino. La vittoria a Torino dà la certezza quasi matematica dello scudetto agli azzurri.
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