Vicenza, chi è l’uomo ucciso in una sparatoria dopo aver rubato una pistola e perché il carabiniere è indagato per omicidio
Si chiama Soufine Boubagura ed è un cittadino marocchino residente a Scafati l’uomo ucciso dopo aver sottratto una pistola ad un carabiniere ed aver ferito un agente della Polizia locale del Vicentino. Il tutto è accaduto tra Fara Vicentino e Breganze. Secondo la ricostruzione degli investigatori il nordafricano si era messo a urlare lungo la strada in via Roma “Allah Akbar”, allarmando i passanti che, spaventati, hanno chiesto l’intervento delle forze dell’ordine. Vigili e carabinieri hanno cercato quindi di immobilizzare lo straniero anche con l’uso di un taser. Ma l’uomo, nella colluttazione, è riuscito a sfilare ad un militare la pistola d’ordinanza usandola poi per sparare. A quel punto le forze dell’ordine hanno risposto al fuoco, uccidendolo con un colpo di pistola.
Il carabiniere indagato
La pattuglia – composta da un vice brigadiere e da un appuntato scelto – ha individuato all’altezza della rotonda tra via Bassano del Grappa e via Crosara un persona di origine nord-africana vestita con una tunica di colore scuro. L’uomo è stato colpito dal taser. Ma si è avvicinato all’appuntato spintonandolo e facendolo cadere sul sedile anteriore del veicolo. Ha preso la sua pistola e l’ha puntata verso il vice brigadiere che si era riparato dietro un muretto. Ha tentato ripetutamente di armare la pistola. All’arrivo sul posto di un equipaggio della polizia locale “Nordest Vicentino”, con a bordo gli Istruttori Castelli e Alex Frusti, il nordafricano ha esploso più colpi contro i due. Ha colpito Frusti mentre lui tentava di allontanarsi volgendo le spalle all’aggressore, causandone la caduta all’interno di un fossato. Boubagura ha indirizzato l’arma contro di lui, senza riuscire ad esplodere i colpi. In aiuto al vigile urbano è sopraggiunto il vice brigadiere che ha sparato più colpi con la pistola di ordinanza, uccidendo il nordafricano.
Il ricovero
Frusti è ricoverato presso il reparto di rianimazione dell’ospedale di Santorso con diagnosi «Pneumotorace con ferita aperta nel torace». L’appuntato ha una contusione alla coscia. Sul luogo del fatto si è presentata spontaneamente la sorella di Boubagara con il marito, unica parente dell’uomo residente in Italia. Il vice brigadiere che ha ucciso il marocchino è indagato per omicidio, commesso per eccesso colposo nell’uso legittimo delle armi. Il magistrato della procura intervenuto sul luogo ha proceduto al sequestro di entrambe le armi della disponibilità dei militari, quella sottratta dal Boubagara all’appuntato e utilizzata per le lesioni inflitte all’ Istruttore Frusti e l’altra utilizzata dal vice brigadiere.
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