Ricostruzione dell’Ucraina, Kuleba a Roma: «Vinceremo la guerra, riavremo la nostra integrità territoriale e entreremo nella Ue»
L’Italia sta ospitando a Roma una Conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina. Al Palazzo dei congressi dell’Eur, i rappresentati del governo di Kiev incontrano gli omologhi italiani, alla presenza di oltre 500 imprese italiane e ucraine. Durante la mattinata del 26 aprile, prende la parola Dmytro Kuleba, ministro degli Esteri dell’esecutivo guidato da Volodymyr Zelensky. «L’Ucraina vincerà questa guerra, la vittoria significherà restituire al Paese la sua integrità territoriale», afferma Kuleba, che mostra sicurezza anche nel percorso di adesione all’Unione europea: «Diventeremo membri e questo accadrà quanto prima». Tornando al tema dell’evento, il titolare degli Esteri rivolge un appello agli imprenditori italiani: «Non considerate la guerra un ostacolo fra voi e la vostra attività in Ucraina. Stiamo rendendo il nostro Paese ancora vitale e fonte di attrazione per gli investimenti stranieri. Si può già pensare ad approfondire un progetto imprenditoriale, così quando la guerra finirà sarete pronti. Vi invito a considerare anche progetti sociali e umanitari, sostenere la gente che ha sofferto di più». Infine, Kuleba si dice certo che «i rapporti tra Italia e Ucraina non saranno più offuscati dal nostro vicino», la Russia. «Molti anni fa, quando Odessa prosperava, c’erano molte persone che parlavano in italiano, c’era anche una segnaletica in italiano». E conclude: «Nei momenti bui siete stati al nostro fianco».
Leggi anche:
- Ricostruzione dell’Ucraina, al via la conferenza di Roma. Mattarella: «Presto Kiev nella Ue»
- La rivelazione del ministro Urso: «Siamo al lavoro per il marchio Made in Ucraina»
- Onu, scontro al Consiglio di sicurezza. Guterres: «Rischio di conflitto mondiale mai così alto». Lavrov: «Colpa degli Usa»
- La Russia: «Un drone ucraino con 17 chili di esplosivo è caduto vicino a Mosca»
- Gruppo Wagner, l’ultima minaccia di Prigozhin: «Non faremo più prigionieri, uccideremo tutti»