In Evidenza Legge di bilancioOpen ArmsTony Effe
ECONOMIA & LAVOROLavoro e impresaModernaUSA

Moderna, tempi d’oro per il Ceo miliardario Bancel: nel 2022 profitti per 400 milioni di dollari. Dall’azienda anche un aumento di stipendio

29 Aprile 2023 - 23:59 Redazione
Nel mirino la crescita vertiginosa della retribuzione dell'amministratore delegato. Ma la società si difende: «Compenso adeguato alle sue responsabilità»

Tempi d’oro per l’amministratore delegato di Moderna, Stéphane Bancel: nel 2022 il rappresentante dell’azienda farmaceutica in prima linea nella lotta alla pandemia con i vaccini anti Covid, ha guadagnato quasi 400 milioni di dollari. Un profitto che è stato accompagnato anche da un lauto aumento dello stipendio, cresciuto del 50% per 1,5 milioni di dollari. Bancel, 50 anni, ha di recente dichiarato di donare i proventi delle vendite in azioni di beneficenza. Attualmente, secondo quanto riferito dal Washington Post l’ad di Moderna possiede azioni «per un valore di almeno 2,8 miliardi di dollari», e alla fine del 2022, «aveva un ulteriore compenso basato su azioni dal valore di 1,7 miliardi di dollari». I profitti ottenuti dal colosso farmaceutico hanno attirato negli ultimi anni non poche critiche, in particolare sull’utilizzo di quasi 2 miliardi di dollari di finanziamenti e assistenza dei contribuenti del National Institutes of Health per sviluppare il proprio vaccino. Ora nel mirino ci sarebbero anche i guadagni di Bancel, «con un’influente azienda che consiglia agli azionisti di votare contro il piano di compensazione della società nella sua riunione annuale del 3 maggio», rivela ancora il Wp.

Moderna si difende: «Compenso alla portata delle grandi responsabilità dei nostri dirigenti»

Dal canto suo Moderna difende l’aumento di stipendio dell’amministratore delegato definendolo «una conseguenza del merito». E ancora: «La retribuzione è appropriata alla luce della maggiore portata della responsabilità sempre più globale per i dirigenti di Moderna», spiega la società. Tra i costi affrontati dalla casa produttrice di vaccini anche quello per la sicurezza del suo Ceo, nel mirino di no Vax e complottisti, con una spesa di circa 1 milione di dollari all’anno. «E questo a causa dell’aumento dell’ambiente di minaccia in relazione alla produzione del nostro vaccino COVID-19», chiarisce la società.

Bancel: «Una sicurezza finanziaria che mai avrei immaginato»

«Moderna ha fornito alla mia famiglia la sicurezza finanziaria che non avrei mai immaginato o, francamente, cercato», aveva dichiarato Bancel nel maggio 2022. Spiegando tempo dopo di aver donato i proventi al netto delle imposte delle su vendite di azioni lo scorso anno, 176 milioni di dollari, in beneficenza, insieme ad altri 76 milioni di dollari nel 2023. Sulla scia del suo successo, il consiglio di amministrazione di Moderna ha dunque addolcito i pacchetti retributivi per dirigenti senior come Bancel, aumentando il suo obiettivo di compensazione azionaria del 67% nel 2021. La retribuzione dei membri del consiglio di amministrazione si colloca tra i primi 25 per cento degli amministratori delle 500 più grandi società quotate in borsa d’America, secondo i dati Equilar del 2021. L’anno scorso, i membri del consiglio di amministrazione di Moderna hanno ricevuto una retribuzione valutata in media di 475.000 dollari, ben al di sopra delle loro controparti Pfizer, Bristol-Myers Squibb e Merck che sono più del doppio di Moderna.

L’ascesa record di Moderna

Anche per gli standard delle montagne russe del mondo delle biotecnologie, l’ascesa di Moderna ha pochi parallelismi negli annali delle moderne imprese americane. La società ha generato un fatturato di 18,5 miliardi di dollari nel 2021, 300 volte di più di quanto generasse solo due anni prima. Secondo Equilar, una società di ricerca specializzata in retribuzione dei dirigenti, il consiglio di amministrazione di Moderna è uno dei soli cinque nell’S&P 500 con tre amministratori che possiedono più di 1 miliardo di dollari in azioni aziendali, insieme a nomi come Google-parent Alphabet, Berkshire Hathaway e Estée Lauder.

Leggi anche:

Articoli di ECONOMIA & LAVORO più letti