Russia, la previsione di Prigozhin: «La controffensiva ucraina inizierà il 15 maggio»
L’attesa controffensiva dell’esercito ucraino sarà lanciata entro il 15 maggio. A sostenerlo è il capo della Wagner, Yevgeny Prigozhin, in un’intervista video con il giornalista Semyon Pegov citata dalla Tass. «L’esercito ucraino è pronto per la controffensiva. È stato ostacolato dal maltempo e, forse, da alcuni problemi interni che ha dovuto risolvere», ha dichiarato Prigozhin. «Forse ci daranno un po’ di riposo il 9 maggio, ma l’offensiva inizierà al 100% prima del 15 maggio», ha concluso.
Il destino di Wagner
Prigozhin ha poi detto che la milizia mercenaria del Gruppo Wagner potrebbe presto scomparire, lamentandosi a più riprese di come la Russia stia conducendo la guerra in Ucraina e sostenendo che le forze armate regolari non stiano dando munizioni ai suoi e accusando i vertici militari di tradimento. «Wagner sta esaurendo il suo percorso», ha spiegato Prigozhin. «In un breve lasso di tempo cesserà di esistere. Diventeremo storia. Nulla di cui preoccuparsi, cose del genere accadono», ha aggiunto. Il blogger Pegov ha pubblicato la clip con le dichiarazioni di Prigozhin sul suo canale Telegram. Interpellata dall’agenzia di stampa Reuters, Wagner non ha rilasciato commenti. Prigozhin, noto per il suo stile combattivo e il suo ironico senso dell’umorismo, ha detto di aver scherzato quando ha detto che le sue forze avrebbero smesso di bombardare Bakhmut per consentire alle forze ucraine di mostrare la città ai giornalisti statunitensi. Ma ha anche sostenuto che questa settimana le sue truppe hanno subito pesanti perdite a causa della mancanza di sostegno da parte di Mosca. La scorsa settimana ha espresso preoccupazione per un contrattacco da parte di truppe ucraine ben equipaggiate a Bakhmut. Wagner in passato ha inviato soldati a combattere in Siria e nei conflitti in tutta l’Africa. A gennaio, gli Stati Uniti hanno formalmente designato il gruppo Wagner come organizzazione criminale transnazionale, congelando i suoi beni statunitensi per aver aiutato l’esercito russo nella guerra in Ucraina.
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