«Vietato il bagno in vasca e multe per chi lava l’auto in cortile»: l’ordinanza nel trevigiano contro la siccità
No al bagno in vasca, sì alla doccia. È questa la richiesta che sei comuni del Trevigiano (Breda di Piave, Carbonera, Maserada sul Piave, Ponzano Veneto, Silea e Villorba) hanno rivolto ai propri cittadini attraverso un’ordinanza. Si tratta di un invito formale che arriva per contrastare le conseguenze dovute alla siccità che sta travolgendo nuovamente l’Italia. Le richieste sono diverse. Non mancano i classici avvertimenti di «chiudere il rubinetto mentre ci si lava i denti» e di «fare lavatrici e lavastoviglie sempre a pieno carico». Ma a colpire i cittadini è l’avviso destinato agli amanti dei bagni lunghi: «Prediligere la doccia anziché il bagno in vasca», si legge nel documento, condiviso dai comuni coinvolti, che è già in vigore.
Cosa prevede l’ordinanza
L’ordinanza prevede limitazioni in tutti i territori comunali sull’impiego dell’acqua fornita dal pubblico acquedotto, indicata solo per usi alimentari e igienico-sanitari. Vieta l’uso di acqua potabile, anche proveniente da pozzi domestici, per il lavaggio di auto nei cortili, per il riempimento di vasche da giardino, fontane ornamentali per l’irrigazione di prati e giardini privati. Piccola eccezione per l’orticello di casa, che può essere annaffiato. Non si può, infine, utilizzare l’acqua di pozzo artesiano per scopi non prioritari. Chi non rispetterà l’ordinanza sarà sanzionato con multe da 25 e 500 euro. Mosse simili vennero attuate anche lo scorso anno. Come successo a Verona a luglio 2022 con il sindaco Damiano Tommaso che ha limitato l’uso dell’acqua potabile contro la siccità.
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