La profezia di Renzi sul futuro del governo: «Dopo le Europee cambiano i ministri. Io con Meloni? La aiuterà Conte»
Per quante se ne siano dette e ridette uno con l’altro, Matteo Renzi è ancora convinto che con Carlo Calenda sia possibile mettere in piedi l’ormai mitologico Terzo polo. In un’intervista a Repubblica, il leader di Italia Viva è sicuro che quello spazio al centro ci sia perché «un’alternativa riformista al sovranismo della Meloni e all’estremismo della Schlein deve esserci. Lo chiede la società italiana, non io». L’obiettivo secondo Renzi resta quello delle Europee 2024, quando spera di presentare una lista unica anche con Azione: «Ci siamo impegnati a farla, aperta a Più Europa e alle forze civiche. Significa puntare al 10% per essere decisivi in Europa e credibili in Italia. Noi ci siamo – dice Renzi a Stefano Cappellini – Vedremo se l’assemblea nazionale di Azione cambierà linea e perché».
Sulla tenuta del governo Meloni, l’ex premier punta tutto al prossimo anno quando prevede un rimpasto, per quanto non si faccia illusioni su una crisi: «Se va tutto come deve andare, Meloni arriva al 2027 ma cambia la composizione del governo dopo le Europee. Se poi combinano qualche pasticcio, allora rischia anche la premier». Non sarà che in quel rimpasto Renzi si immagina un ingresso del suo partito in maggioranza? Una mano a Meloni sembra per ora un’opzione remota: «Non ci crede nessuno, nemmeno Meloni – dice Renzi – Se la premier avrà problemi il soccorso arriverà dai grillini. Ma conoscendola, farà di tutto per evitare di battere cassa a Conte. Lo tiene al caldo accontentandolo coi Bonafede di turno, ma non è il suo tipo».
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