Barbie vecchie? Non buttatele, potrebbero valere oltre 20mila euro: ecco come riconoscerle
Ci sono oggetti di poco valore che con il passare degli anni possono diventare delle vere e proprie rarità. E se in cantina, nella mansarda o in qualche scatolone impolverito doveste avere una Barbie del 1959 potrebbe essere la vostra fortuna. Un esemplare di quella data vale oltre 24mila euro, riferisce La Nazione. Non una data a caso, ma la nascita della bambola più famosa del mondo. La prima volta che venne commercializzato il giocattolo della Mattel è stato, infatti, il 9 marzo 1959. Bionda o bruna, magra e con le sembianze di una modella statunitense. L’obiettivo dichiarato dall’azienda era quello di poter far credere alle bambine di poter essere chiunque desiderino. Anche una donna adulta indipendente negli anni in cui i giocattoli più comuni per le bimbe erano bambolotti, che le facevano identificare nel gioco di madri. Intanto, in queste settimane la Mattel ha lanciato la prima Barbie con la sindrome di down.
Come riconoscerla
La prima Barbie ricalcava alcuni stereotipi femminili e negli anni le critiche non sono mancate. Per riconoscere la prima (preziosa) Barbie bisogna vedere com’è rappresentata. Occhi truccati, rossetto brillante in tinta con lo smalto, aveva un costume da bagno bianco e nero fatto all’uncinetto, occhiali da sole bianchi con le lenti blu in mano e sandali neri. Sotto ai piedi sono presenti due buchi. Ma non solo la prima Barbie ha un grande valore. Anche Dahlia Barbie del 2006 ha il suo perché e si stima valga oltre 2mila euro. Altre bambole della Mattel sono già state battute all’asta a cifre esorbitanti, come Barbie De Beers che con il suo esclusivo abito da sera decorato con 160 diamanti è stato dato via per oltre 85mila dollari.