Guerra in Ucraina, l’intelligence Usa: «Offensiva russa a Est è fallita. Almeno 20 mila morti tra le truppe di Mosca»
Centomila militari russi colpiti, 20 mila morti, la metà appartenente al gruppo Wagner. È il prezzo che, secondo fonti di intelligence statunitense, la Russia ha dovuto pagare per l’offensiva su Bakhmut e nella regione orientale dell’Ucraina, da dicembre ad oggi. Offensiva che gli americani descrivono «in stallo» e, di fatto, «fallita». È il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale John Kirby a comunicare la stima, declassificata qualche giorno fa. Il quale ha aggiunto che le forze di Wagner «sono state gettate in campo, senza un addestramento sufficiente al combattimento o al comando e al controllo organizzativo». I numeri annunciati da Kirby si aggiungono alle cifre che il generale Mark Milley, capo dello stato maggiore americano, aveva dichiarato lo scorso novembre, riguardo ai primi otto mesi di guerra: 100mila morti o feriti tra le truppe di Mosca. Kirby si è rifiutato di dire quanti soldati ucraini sono stati uccisi o feriti nei combattimenti. Milley, invece, aveva affermato che, nei primi otto mesi, anche le vittime ucraine erano stimabili nell’ordine delle 100 mila.
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