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Adani durissimo: «Alla Juve nessun giocatore è felice: non c’è società, tutto scaricato su Allegri»

01 Maggio 2023 - 15:50 Redazione
Per l'ex difensore il vero problema dietro la crisi juventina è il caos lasciato dal vuoto della società, con tutto il comando affidato ad Allegri che non avrebbe più la fiducia dello spogliatoio

Lele Adani torna a criticare in modo durissimo la Juventus, dopo che in passato l’opinionista Rai è stato protagonista di litigi e accuse con l’allenatore bianconero Massimiliano Allegri. Intervenuto a 90° minuto per commentare il pareggio della Juve contro il Bologna, l’ex difensore ha parlato delle presunte tensioni tra Allegri e Di Maria, dopo l’esclusione dell’argentino: «Un giocatore come Di Maria è una leggenda, quindi è chiaro che faccia scalpore. Non siamo in grado, nemmeno essendo lì, di sapere quali siano i reali motivi della mancata convocazione e le sue vere condizioni. Il punto è questo: alla Juventus non ci sono giocatori felici. Sembra che sia difficile dirlo, ma invece lo sanno tutti. Ho sentito dire che Chiesa non è mai tornato… È spaesato in campo, ma non ha di colpo disimparato a giocare. Non andavano bene Morata, Bentancur, Kulusevski, di colpo non va più bene Vlahovic. Tutti grandissimi giocatori. Non andava bene Rabiot, poi lui ha dimostrato e sta dimostrando il giocatore che è, ma dopo la Lazio ha detto: “Abbiamo fatto un primo tempo da vergogna”. Danilo dice: “È impossibile giocare quando non si ha mai il pallone”. Lo dicono campioni, giocatori affermati. Non ci sono giocatori felici, è difficile trovare un unico responsabile e non è bello. Un anno fa dicevo che Allegri doveva essere aiutato, ora non solo non è stato aiutato, perché non c’è una società che lo fa, ma gli lasciano i comandi. Penso che la Juventus non possa essere gestita totalmente da Allegri. La Juventus non ha una direzione tecnica adeguata, una comunicazione giusta, non ha dei comportamenti corretti rispetto alla sua storia e al suo stile… Non c’è niente della Juventus che conosciamo tutti. Lo vediamo in campo e fuori dal campo, ed è un peccato perché hanno 25 milioni di tifosi».

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