Iran, sotto inchiesta due attrici accusate di non aver indossato il velo
La polizia di Teheran ha messo ufficialmente sotto inchiesta Fatemeh Motamed-Arya e Afsaneh Bayegan, due attrici iraniane finite nel mirino del regime dopo essere state avvistate in pubblico mentre non indossavano l’hijab obbligatorio. Lo rende noto Bbc Persian. Motamed-Arya, 61 anni, è considerata una delle attrici più importanti nella storia dell’Iran e nella sua carriera ha vinto 4 Crystal Simorgh, il riconoscimento del Festival del cinema più prestigioso del Paese. Bayegan, invece, ha 62 anni ed è nota non solo per la sua carriera cinematografica ma anche per essere arrivata seconda nel contest di bellezza di Miss Iran nel 1976. Sia Motamed-Arya che Bayegan fanno parte di una lunga lista di attrici ed esponenti del mondo dello spettacolo che si sono schierate contro la deriva autoritaria del regime iraniano.
La stretta di Teheran contro le donne
Le proteste nel Paese vanno avanti ormai da diversi mesi, scatenate dopo l’uccisione di Mahsa Amini, la 22enne morta mentre era sotto custodia della polizia morale per non aver indossato correttamente lo hijab. Recentemente, il governo di Teheran ha inasprito le regole e i controlli sull’obbligo di portare il velo in pubblico per le donne. A inizio aprile, il regime ha annunciato che alle studentesse che si rifiutano di portare lo hijab non sarà più concesso andare a scuola e in università. Nelle scorse settimane, poi, la svolta autoritaria si è avvalsa anche dell’aiuto della tecnologia. Le autorità iraniane hanno iniziato infatti a installare telecamere intelligenti nei luoghi pubblici per identificare le donne che non indossano il velo.
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