Milano, ancora un’aggressione sessuale: 20enne palpeggiata in piazza Duomo mentre è con il fidanzato
Ancora un’aggressione sessuale a Milano, dopo la violenza di cui è stata vittima una 36enne in Stazione Centrale giovedì 27 aprile. Una ragazza di 20 anni, erano le 21.40 circa di domenica 30 aprile, si trovava in piazza Duomo insieme al fidanzato, cercando sul cellulare un posto dove andare a cena. La ragazza aveva raggiunto il compagno nel capoluogo lombardo per trascorrere con lui il weekend. All’improvviso ha avvertito una presenza alle spalle. «Mi ha alzato la gonna, mi ha toccata. Io ho urlato, erano due ragazzi, si sono allontanati in tutta tranquillità nella folla», ha raccontato la giovane a la Repubblica. Appena il tempo di realizzare quanto successo e l’aggressore era già distante. «Il mio ragazzo si è accorto qualche secondo dopo, per fortuna – dico col senno di poi – che non li abbiamo rincorsi, chissà cosa sarebbe potuto accadere», spiega la ragazza, «ho provato a fermare una pattuglia che è passata pochi secondi dopo, ma non si è fermata. Ho avuto una crisi di panico, mi sono messa a piangere».
La chiamata al 112
Superato lo shock iniziale, la ragazza ha deciso di chiamare il 112 per denunciare, «per evitare che risucceda», spiega alla giornalista: «E così ho fatto: alle 21.49 ho telefonato, non hanno risposto subito. Ho dato un identikit dei due ragazzi: capelli ricci, pelle scura, uno aveva la maglia della nazionale del Marocco, al massimo ventenni». Gli agenti arrivano solo un’ora più tardi, rintracciare l’assalitore e il suo complice è impossibile, e la giovane non nasconde la frustrazione: «Quella sera le forze dell’ordine sono arrivate solo dopo quasi un’ora, nonostante io abbia subito chiamato per denunciare l’accaduto e far in modo che questa persona venisse rintracciata e fermata. La mia premura era bloccarlo affinché non commettesse ulteriori molestie ad altre donne. La pattuglia sul momento ha perlustrato la zona per vedere se eventuali telecamere lo avessero registrato, ma ormai era perso nel mare di gente che inquina il mondo». Nell’intervista al quotidiano, la ragazza sfoga tutta la sua amarezza: «Il problema non sono io, e lo so. Il problema non è uscire di casa con una gonna, e lo so. Il problema non è uscire di casa da sole, e lo so. Il problema vero è che tra i due devo essere io ad avere paura, anche a fare le cose più banali del mondo, come una passeggiata in centro a Milano». La 20enne assicura che farà una denuncia formale: «Anche se porterà qualche seccatura, so che è giusto».
Leggi anche:
- Resta in carcere l’uomo arrestato per lo stupro alla stazione Centrale di Milano, incastrato dal video. Il sospetto di altre sue vittime
- Il racconto della donna violentata in Stazione Centrale a Milano: «Testate al naso, schiaffi e poi lo stupro»
- Milano, ragazza violentata alla stazione Centrale in un ascensore. Fermato un uomo