Il “padrino” dell’intelligenza artificiale dice addio a Google e mette in guardia sui pericoli dell’AI
Geoffrey Hinton, considerato il padrino dell’intelligenza artificiale, ha dato le dimissioni dal suo lavoro e ha iniziato a mettere guardia sui pericoli di ulteriori sviluppi futuri dell’IA. Ingegnere di Google per oltre 10 anni, è il responsabile della svolta tecnologica avvenuta nel 2012, alla base anche delle attuali intelligenze artificiali, come ChatGPT. All’epoca, assieme a due studenti di Toronto, riuscì a ideare un algoritmo in grado di analizzare le foto e identificare alcuni elementi comuni, come automobili o animali domestici. E uno dei due ricercatori ora lavora come capo scienziato di OpenAI. L’annuncio del suo addio l’ha voluto fare al New York Times. «È difficile vedere come non puoi impedire ai cattivi attori di usarlo per cose cattive», ha detto al giornale. Ma sul suo canale Twitter fa una precisazione: «Nel NYT di oggi, Cade Metz implica che ho lasciato Google per poter criticare Google. In realtà, me ne sono andato per poter parlare dei pericoli dell’intelligenza artificiale senza considerare l’impatto che questo ha su Google. Google ha agito in modo molto responsabile». Hinton non è il primo esperto di intelligenza artificiale che mette in guardia dall’AI.
May 1, 2023
L’allerta degli altri scienziati
Dopo l’arrivo della nuova versione di ChatGPT a marzo, oltre mille leader tecnologici e ricercatori scrissero una lettera aperta chiedendo di mettere una moratoria di sei mesi sullo sviluppo di nuovi sistemi perché le tecnologie AI possono provocare «profondi rischi per la società e umanità». Dal canto suo, Google cerca di rassicurare dopo le parole di Hinton. «Rimaniamo impegnati in un approccio responsabile all’IA. Impariamo continuamente a comprendere i rischi emergenti, innovando allo stesso tempo con coraggio», ha detto il capo scienziato di Google, Jeff Dean. «Le dimissioni di Geoffrey Hinton da Google rilanciano la discussione sull’Intelligenza Artificiale. Grandi potenzialità, ad esempio per la salute. Ma anche rischi», commenta Paolo Gentiloni, commissario Ue per l’Economia. «L’Europa lavora per regole del gioco efficaci», ha aggiunto.