Caso Rear, si allunga la lista degli indagati nel Pd torinese: nel mirino anche l’assessore Carretta e la consigliera Grippo
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Sono sei le persone iscritte nel registro degli indagati nel caso Rear, cooperativa multiservizi che vanta diversi appalti con la pubblica amministrazioni. Gli inquirenti stanno verificando l’ipotesi di malversazione e truffa per alcune persone che hanno lavorato con la società. Sul frontespizio di una cartellina che racchiude alcuni documenti relativi all’inchiesta, oltre al deputato del Partito democratico Mauro Laus, appaiono i nomi di due esponenti Dem di Torino: la presidente del Consiglio comunale Maria Grazia Grippo e l’assessore agli Eventi Mimmo Carretta, in passato segretario provinciale del partito. Tra le attività svolte dalla cooperativa, la vigilanza privata, l’assistenza museale, il facchinaggio e le pulizie. A gestire il fascicolo dell’inchiesta ci sono il procuratore aggiunto Enrica Gabetta e il sostituto Alessandro Aghemo. Il deputato Laus ha anche presieduto la Rear, prima di lasciare l’incarico per opportunità politica: poco dopo le dimissioni, è stato nominato presidente del Consiglio regionale piemontese, dal 2014 al 2018. È stato, poi, eletto senatore nella XVIII legislatura e deputato nella XIX. Oggi, il parlamentare Pd risulta solo come socio lavoratore della cooperativa, mentre sua moglie e suo fratello siedono nel consiglio di amministrazione. La cognata di Laus è vicepresidente di Rear. Anche Carretta e Grippo hanno lavorato in Rear: il primo è un dipendente in aspettativa, la seconda è stata responsabile della comunicazione.
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