La rettrice del Politecnico si schiera con la studentessa in tenda: «Milano è una città per ricchi e anziani»
Nella battaglia contro il caro-affitti a Milano si è aggiunta una nuova voce. Quella della rettrice del Politecnico, Donatella Sciuto, che nella giornata di oggi – giovedì, 4 maggio – ha incontrato Ilaria Lamera, la studentessa di ingegneria ambientale accampata con una tenda davanti al Polimi per protestare contro gli affitti insostenibili della città. «Ieri ero a Roma e stamattina sono andata a parlarle. Le ho detto che la sosteniamo in questa battaglia che combattiamo anche noi per quanto possibile», spiega la rettrice all’Ansa. «Come rettori è una cosa che denunciamo da tempo. L’ho detto anche al sindaco: Milano è una città per persone anziane e ricche e ci vogliono alloggi non solo per gli studenti – aggiunge – ma anche per chi si laurea e con lo stipendio non paga l’affitto». Dopo l’incontro in piazza Leonardo Da Vinci, la rettrice del Polimi ha inoltre sottolineato che «deve fare l’università chi ha voglia di studiare, non solo chi se lo può permettere». A tal proposito, il Politecnico ha stanziato un altro milione di euro per l’aiuto all’affitto, in aggiunta alle misure già esistenti. «Prima gli studenti dovevano presentare il contratto d’affitto, ora con questa misura vediamo di semplificare le cose, con un aiuto ad esempio anche ai pendolari, considerando ad esempio che Trenord non ha abbonamenti per studenti. Ma dobbiamo definirla esattamente», ha detto Sciuto, spiegando che «prima del Covid i proprietari di casa puntavano agli affitti brevi solo per la settimana del Salone del Mobile e poco altro, mentre ora lo ritengono sempre conveniente, e questo peggiora la situazione per gli studenti».
Le azioni del Politecnico
Per rispondere a tale emergenza, l’Ateneo meneghino «sta rispondendo con 2mila posti letto nelle residenze a settembre 2023, che aumenteranno di 250 posti nel 2024 e di ulteriori 500 posti nel 2026, ma ovviamente», ma ovviamente «per costruirli – ha affermato la rettrice – ci vogliono tempo e soldi. Facciamo la nostra parte, ma è poco», rispetto a quasi 48mila iscritti al Poli di cui un terzo dall’estero. Di qui la speranza che si trovi «il modo di calmierare il mercato», conclude. Intanto, Lamera prosegue nella sua protesta. «Ieri nel pomeriggio sul tardi è passato Majorino ed è riuscito a chiamare Elly Schlein e a passarmela. Mi sono confrontata anche con lei – ha dichiarato la giovane – Non spetta a me portare soluzioni sui tavoli delle Istituzioni. Chi è venuto qui a parlarmi mi ha promesso che si metterà in moto per porre rimedi al problema». La studentessa, in accordo con la Digos, rimarrà accampata sul posto fino a domenica 7 maggio.
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