«God save the king»: Re Carlo III è stato incoronato. Il saluto dal balcone alla folla in festa (senza Harry e Andrea) – Foto e video
Oggi, 6 maggio, alle 11.20 è cominciata la cerimonia di incoronazione di re Carlo III e della regina consorte Camilla che da oggi diventerà Sua Maestà la Regina, tagliando i riferimenti limitativi al ruolo di «Regina consorte». A certificarlo è la copertina dell’Order of Service diffuso da Buckingham Palace prima dell’inizio della cerimonia. La coppia ha raggiunto Buckingham Palace in mattinata, e da lì è partita la processione verso Westminster Abbey. Alla cerimonia ha preso parte anche il principe Harry, che tuttavia non si è seduto in prima fila a fianco di William e Kate, come prevederebbe la linea di successione al trono.
L’ingresso in chiesa
Alle 11.50 Re Carlo III è arrivato all’Abbazia ma si è fermato qualche minuto davanti alla chiesa. Un piccolo contrattempo durato pochi minuti perché il paggetti non erano ancora arrivati davanti alla chiesa, e non c’erano neppure William e Kate. Quindi gli squilli di tromba che hanno segnato l’avvio della cerimonia. All’inizio della cerimonia la prima a scendere è stata Camilla, quindi l’ingresso di Re Carlo.
Il giuramento
«Sono qui per servire non per essere servito», è la formula con cui Carlo ha risposto, invocando l’esempio «del Re dei Re», Gesù Cristo, ha risposto al bambino del coro dell’abbazia di Westminster che lo ha accolto per la solenne liturgia dell’incoronazione. Il sovrano ha iniziato dunque la fase del giuramento, strutturata in ogni sua parte come una domanda al monarca, che risponde mettendo la mano sulla Bibbia. L’usanza risale all’incoronazione di Guglielmo III e Maria II nel 1689. L’arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, chiamato a presiedere il rito, ha introdotto la cerimonia religiosa con una breve preghiera accompagnato a un appello alla fraternità cristiana, al sostegno reciproco tra i fedeli e tra tutte le persone di buona volontà. Dopo la fase del giuramento, è il momento dell’unzione.
L’unzione e le regalie
Il rito, considerato sacro, è avvenuto al riparo dagli occhi del pubblico, dietro un paravento costruito per l’occasione. L’arcivescovo versa l’olio, consacrato a Gerusalemme, dall’ampolla – una fiaschetta d’oro alta 20 cm, risalente al 1661 – sul cucchiaio dell’incoronazione risalente al XII secolo, prima di ungere il Re disegnando una croce sulla testa, sul petto e sulle mani. Dopo che è giunto al termine, Carlo è tornato al cospetto dei presenti (e delle telecamere) per farsi consegnare le regalie, simboli del potere regale. Soprattutto, il Globo d’oro del sovrano, l’anello dell’incoronazione con rubini e zaffiri, lo scettro con la croce e quello con la colomba.
L’incoronazione
Infine, l’arcivescovo ha posato la corona di Sant’Edoardo sulla sua testa. Sono seguiti squilli trionfali di trombe. Prima del giuramento il monarca era stato “presentato” da vari araldi all’assemblea, da cui s’è levata l’invocazione “God Save the King Charles”. Welby, leggendo il suo sermone, aveva affermato: «Incoroniamo un re che serva. Ciò che viene fatto oggi è per il bene di tutti. Perché Gesù Cristo ha annunciato un regno in cui i poveri e gli oppressi sono liberati dalle catene dell’ingiustizia».
Il bagno di folla dal balcone (senza Harry)
Conclusa la cerimonia di incoronazione nell’Abbazia di Westminster, Carlo e Camilla hanno attraversato le strade piovose della capitale per raggiungere bordo della carrozza dorata Buckingham Palace. Nella piazza antistante al quale è stata fatta confluire anche la folla festante che ha invaso Londra al coro di “God Save the King” e allo sventolio delle bandiere del Regno Unito. Una volta giunto a Buckingham Palace, come da protocollo, Re Carlo si è affacciato dal balcone reale insieme alla consorte e neo-regina Camilla. Ai loro fianchi l’intera famiglia Windsor: o quasi. Come previsto, non erano presenti sul balcone il secondogenito Harry, rimasto ai margini in tutto il cerimoniale, né il fratello Andrea, coinvolto nello scandalo Epstein. Il che non ha impedito alla folla di urlare osanna al nuovo Re, visibilmente emozionato insieme a Camilla. Gli occhi del popolo britannico, e dei fotografi, sono stati tutti anche per la famiglia di William e Kate, con i piccoli George, Charlotte e Louis, ricercatissimi dalle telecamere. A chiudere i lunghi minuti di unione tra Re e folla, dopo l’inno del Regno suonato dalla banda, l’esibizione delle frecce che hanno solcato i cieli sopra Buckingham Palace spargendo fumo colorato di bianco, rosso e blu.
Lo svolgimento della cerimonia
La processione, avviata da Buckingham Palace e diretta all’Abbazia di Westminster, prevede un tragitto da The Mall fino a Trafalgar Square, quindi lungo Whitehall e Parliament Street, prima di svoltare in Parliament Square e Broad Sanctuary per raggiungere la Great West Door dell’Abbazia di Westminster. Una volta raggiunta l’Abbazia, inizieranno a suonare le musiche scelte dal Re, con 12 brani appena commissionati, tra cui uno di Andrew Lloyd Webber, e di musica greco-ortodossa in memoria del padre del Re, il principe Filippo. La performance avrà una durata di circa due ore. Dopodiché il sovrano, come da tradizione, dovrà presentarsi «al popolo». Si girerà verso i quattro lati (i quattro punti cardinali) dell’Abbazia, stando in piedi vicino alla sedia di incoronazione vecchia 700 anni. E solo a quel punto sarà proclamato “Re indiscusso”.
La prima dichiarazione sarà fatta dall’Arcivescovo di Canterbury Justin Welby, che si rivolgerà all’Altare Maggiore. Seguiranno, per la prima volta, quelle della Dama della Giarrettiera e della Dama del Cardo, che rappresentano rispettivamente i più antichi ordini cavallereschi in Inghilterra e Scozia. Tra i vari oggetti porti al sovrano, tra cui una decorazione civile con la “George Cross” dalle forze armate, ci sarà anche la Bibbia, per simboleggiare la subordinazione del suo operato al volere di Dio. Ma verrà anche ricordato che l’arcivescovo di Canterbury riconosce le molteplici fedi osservate nel Regno Unito, e che la Chiesa d’Inghilterra «cercherà di promuovere un ambiente in cui le persone di tutte le fedi possano vivere liberamente».
Dopo che la veste del Re verrà rimossa, il re si siede sulla “Coronation Chair”, la sedia dell’incoronazione per essere unto. Il momento però non sarà visibile dal pubblico: è considerato sacro, e avverrà dietro un paravento. Dopodiché, verranno presentate altre regalie, e l’arcivescovo poserà infine la corona di Sant’Edoardo sulla sua testa. La parte finale della cerimonia vedrà il Re salire al trono. Dopo l’omaggio, anche la Regina Camilla sarà unta, incoronata e intronizzata. Entrambi scenderanno dunque dai loro troni ed entreranno nella Cappella di Sant’Edoardo dietro l’Altare Maggiore.
Video: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev
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