Attentato a Prilepin, lo scrittore nazionalista russo è uscito dal coma: «È vigile e di umore vivace»
Zakhar Prilepin, lo scrittore nazionalista russo ferito gravemente alle gambe in un attentato a 400 chilometri da Mosca, è uscito dal coma farmacologico. Nell’auto di Prilepin è stata piazzata una bomva, che ha fatto saltare in aria la sua macchina uccidendo il suo autista. «È cosciente, secondo i medici le sue condizioni sono stabili, l’umore vivace», ha riferito il governatore di Nizhny Novgorod Gleb Nikitin, come riporta Adnkronos. Per l’attentato allo scrittore, che ha sempre sostenuto l’invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito Russo, Mosca ha puntato il dito contro Kiev, gli Stati Uniti e il Regno Unito, per bocca della portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova. Accuse rispedite al mittente dal consigliere presidenziale Mykhailo Podolyak: «Per prolungare l’agonia del clan di Putin e per mantenere l’illusorio “controllo totale”, la macchina repressiva russa accelera i ritmi e rastrella tutti». Nove mesi fa un attentato diretto all’ideologo di Vladimir Putin, il filosofo Aleksandr Dugin, aveva invece colpito e ucciso sua figlia, Darya, mentre il mese scorso un mese fa è stato ucciso il blogger pro-Cremlino Vladlen Tatarsky, a San Pietroburgo.
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