Guardia di Finanza, lo scontro interno al governo Meloni sulla nomina dei vertici: si decide tutto in 48 ore
Per dare un’immagine di unità e superare l’impasse dell’ultimo Consiglio dei ministri, il governo Meloni ha 48 ore per risolvere il contrasto al proprio interno e proporre un nome per il vertice della Guardia di Finanza che metta d’accordo tutti, dalla Lega a Fratelli d’Italia. Il ministro dell’Economia Giorgetti si è opposto al blitz del sottosegretario alla presidenza Mantovano che aveva proposto come sostituto del comandante generale uscente delle Fiamme Gialle, Giuseppe Zafarana, il suo comandante in seconda Andrea De Gennaro. È prerogativa del Mef avere una persona di fiducia al vertice delle Fiamme Gialle, una prerogativa che il ministro in quota Lega ha esercitato di fatto bloccando la nomina di De Gennaro venerdì scorso. Lo scontro ha però creato qualche imbarazzo all’interno dell’esecutivo, considerato che il passaggio dell’attuale comandante Zafarana all’Eni è stato deciso un mese fa e i margini per trovare un accordo c’erano tutti. Secondo il Corriere della Sera, Giorgetti era inizialmente disponibile alla successione di De Gennaro, salvo poi raffreddare la sua posizione con il passare delle settimane.
Il sostituto
Ma quella di De Gennaro non è l’unica proposta a essere naufragata, almeno per ora. Anche il ministro della Difesa Crosetto si era opposto alla nomina, avanzando poi la sua scelta, Umberto Sirico, attualmente a capo dei reparti speciali. La doppia bocciatura spinge ora il governo a trovare un terzo nome, che possa ricomporre la frattura. Ma il tempo stringe, perché Zafarana verrà nominato presidente dell’Eni mercoledì 10 maggio, e per allora dovrà essere trovato un suo sostituto. La scadenza che si è data la premier Giorgia Meloni è martedì alle 17, termine entro il quale la presidente del Consiglio vorrà aver ascoltato tutte le principali candidature per poi proporre un nome unitario. Se ciò non dovesse avvenire, De Gennaro potrebbe subentrare a Zafarana ad interim, in attesa di capire chi prenderà il suo posto. Più semplice dovrebbe essere invece la sostituzione del capo della Polizia Lamberto Giannini, che dovrebbe essere nominato Prefetto di Roma. Al suo posto andrà il vice direttore dell’Aise, Vittorio Pisani.
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